martedì 9 settembre 2008

UN POCO DI RELAX.!!

Dopo il viaggio nella foresta lungo un cammino di terra e polvere di circa 80 km., per visitare tre Comunità della Parrocchia di Bujarì,, volevo prendermi due giorni di riposo nel silenzio di una colonia in mezzo alla campagna a 80 km. da Rio Branco. All'indomani della domenica pomeriggi, quando sono ritornato a casa,  ho invitato anche Valentina a visitare una famiglia di carissimi amici che conosco dal 1990, quando venni per la prima volta a Rio Branco. Arrivati presso la casa di questi amici, li ho fatto conoscere a Valentina. Questa famiglia è composta di quattro persone: il papà Valmor discendente di italiani emigrati in Brasile circa negli anni 1890- 1895  e la sua sposa Helga Reich di origine tedesca. Anche i  bisnonni di lei emigrarono nella stessa epoca,  dalla regione della "Prussia" (Germania). Ma tutti e due non sanno esattamente da quale Municipio partirono, perché non hanno alcun documento con cui si possa identificare il luogo di origine. Essi hanno due figlie. Aline, che è la maggiore, ha 18 anni e sta facendo una Scuola di Agronomia nel sud del Brasile. Adriane, di 14 anni.  Valentina chiese, se poteva andare a cavallo in mezzo ai prati della Colonia.  Ho chiesto se era possibile per lei avere un cavallo per fare una "bella cavalcata".  Il cavallo subito è arrivato!! Una famiglia vicina lo ha imprestato. Così, appena che è stato preparato è salita sopra e se ne è andata, galoppando per i campi. Durante questi due giorni abbiamo approfittato di riposarci dopo il viaggio nella foresta,  abbiamo agganciato l'amaca sotto la veranda della casa nel silenzio della campagna.  In pomeriggio insieme a Aline e Valentina a cavallo,( perché non lo lasciava) abbiamo fatto una lunga passeggiata per i campi dove centinaia di mucche pascolavano, presso un albero di mango abbiamo trovato il primo frutto maturo. Le frutta non mancavano: banane, papaia, carambola, cajù, aranci  e molti altri frutti. Abbiamo bevuto direttamente dalla pianta l'acqua del cocco che questo amico ha raccolto. Poi con molto piacere abbiamo gustato la polpa che si trova all'interno del frutto. Potevamo mangiarne a volontà, perché eravamo in mezzo alle coltivazioni di queste frutta. Non è mancata la marmellata casalinga di queste frutta dalla moglie di Valmor insieme con il miele tirato dagli alveari che hanno intorno casa. Ma come aperitivo e digestivo non è mancato un bel bicchiere di grappa con limone e ghiaccio con zucchero, bevanda locale chiamata "caipirinha". Insomma qui si mangia molti prodotti naturale della terra, per cui il gusto e il sapore è migliore di quelle frutta che compriamo al Supermercato. Abbiamo vissuto due giorni con grande amicizia e familiarità, quasi fossero molti anni che conoscevano questa nuova ospite venuta da Lucca. Come sempre la partenza lascia nel cuore un po' di tristezza. Così è stato anche qui. Ciascuno deve partire per ritornare alla sua vita, ma non dimentichi che qui rimane sempre una famiglia amica che ha sempre piacere che torniamo a trovarla .  Chissà che un giorno....!

Bujarì 09 settembre 2008

VISITA LEBBROSARIO


Qalcuno può
 pensare che in Brasile non ci sia più la lebbra. Che sia una malattia del tempo passato! Ma non è così. Qui a Rio Branco, nello Stato dell'Acre ancora c'è il "Lebbrosario", perciò c'è ancora al malattia della lebbra. Non è un ospedale dove vengono ricoverati i malati di lebbra. È una casa dove abitualmente vivono coloro che hanno bisogno di cura e di essere accompagnati durante il periodo della malattia in corso. Per questo abbiamo voluto chiamare questo luogo: "Casa di accoglienza per i malati di lebbra". Qui abitano circa 40 persone. A volte incontriamo anche coppie di sposi colpiti dalla stessa malattia che abitano qui da diversi anni. Le loro condizioni di salute sono molto gravi. A volte incontriamo alcuni che hanno perduto un piede o parte dei diti delle mani o dei piedi. Per rispetto alla loro condizione di salute non viene pubblicata alcuna foto. La lebbra non è una malattia infettiva. Perciò non è contagiosa, se non quando il paziente ha delle ferite che devono essere curate. Spesso vengono amputate alcune parti periferiche delle gambe o delle mani. Succede lo stesso fenomeno del congelamento, perché questa malattia provoca la perdita della circolazione del sangue e non si ha più sensibilità al calore e al freddo, per cui qualunque parte  ferita deve essere amputata per evitare la cancrena. Da diversi anni questa casa è visitata da persone che vengono in Acre e specialmente a Rio Branco dove lavorano come missionari alcuni sacerdoti della Diocesi di Lucca. In questo mese di Agosto abbiamo avuto una visita da Lucca: Valentina Bevilacqua, che ha passato con noi  "le sue vacanze estive". Visitando questa casa di accoglienza  lei si è sentita subito a suo àgio incontrando gli operai agricoli che si interessano dell'allevamento di bovini, suini , pesci. Subito ha accettato di salire su un cavallo e accompagnare il "cow-boy" a condurre i bivini al pascolo nella "Fazenda" del Lebbrosario.
Sono venuti alla fine del mese anche due sacerdot
i di Salerno: Don Andrea Vecce della Parrocchia 
"Madonna di Fatima" e Don Nicola di Bian
co di Pontecagnano, professore al seminario della diocesi di Salerno. Ho passato un giorno con loro condividendo questa visita con Luca Bianucci di Lucca e Mauro Ciaramaglia, missionari laici  responsabili di questa "Opera Sociale della Diocesi di Rio Branco". Questa visita certamente non sarà dimenticata per i sentimenti e le emozioni che hanno provato, incontrando questi malati e il saluto molto cordiale che hanno ricevuto.

 Bujarì 09 settembre 2008
  

venerdì 5 settembre 2008

NELLA FORESTA!!



Dopo un anno sono ritornato a visitare due comunità nella foresta. Durante il periodo delle piogge non è possibile raggiungere queste comunità, composte di alcune famiglie in  due Zone  distanti dalla parrocchia di Bujarì circa 60 km. Solo d'estate è possibile arrivare fino là, perché le strade di terra sono percorribili solo in questo periodo. 

Perciò anche quest'anno sono partito in compagni di una ragazza che è venuta a visitare Rio Branco e le Comunità dei nostri missionari lucchesi. La persona che mi ha accompagnato in questo 

viaggio missionario, si chiama Valentina Bevilacqua, figlia di un dirigente della Provincia di Lucca.  Abita e lavora a Roma. Siamo partiti alle ore 07,00 del mattino tutti equipaggiati con l'amaca per dormire in casa di una famiglia, dove ci saremmo fermati durante questo viaggio. Il viaggio inaspettatamente fu molto buono, anche se la strada era di terra e con molta polvere, perché il Municipio aveva mandato una macchina per sistemare il fondo stradale dissestato dalle piogge invernali. Cosicché siamo arrivati molto  bene  presso la Comunità.  A dire il vero questa comunità non ha una chiesa

  per celebrare il giorno del Signore. Allora l'incontro avviene presso una famiglia che ha una casa molto grande e accoglie tutti coloro che vengono per partecipare alla celebrazione della messa o alla celebrazione del Culto domenicale, guidato dal “monitore” che 

dirige la comunità. Appena arrivati questa famiglia ci ha offerto un buon succo di maracujà,banane, latte e caffè. In un clima di grande allegria abbiamo salutato tutti quelli che stavano nella famiglia  Ma Valentina, quando vide i cavalli di alcuni giovani che erano venuti per partecipare alla celebrazione della messa, chiese se poteva fare un giro cavalcando un cavallo. Quando le offrirono questa opportunità si sentì tutta emozionata e quasi si vergognava di essere ammirata da quella gente. Andò cavalcando per più di mezz'ora in mezzo a quella colonia e 

provando anche il brivido del "trotto lungo la strada lasciando un polverone al suo passaggio. Alle ore 10:00 celebrammo la messa nella veranda della casa di quella famiglia che ci accolse. Dopo ci fu il pranzo per tutti. In quella occasione sempre viene offerto dalla famiglia un piatto per tutti coloro che vogliono mangiare. C'è un piatto per tutti: anche i bambini armati di un cucchiaio, mangiano insieme nello stesso piatto, preparato per loro dalla propria mamma. La seconda tappa del nostro viaggio missionario fu presso una famiglia distante 15 km. sulla via del ritorno. Anche lì ci incontrammo con quella piccola comunità, celebrammo la messa e poi... “via, per fermarci presso una famiglia della terza Comunità chiama

 "Cristo Rei". Arrivammo alle ore 17:00 ci rinfrescammo un poco, facendo un bagno alla maniera antica.... con il secchio e un  recipiente che fungeva da catinella!! Agganciammo l'amaca e facemmo un sonnellino pomeridiano in attesa della cena. Alle 19:00 cenammo con riso e fagioli e carne di caccia molto saporita. Al mattino dopo, fatta 

colazione con latte e caffè ci incamminammo verso la piccola chiesetta che la Comunità aveva costruito da due anni.  Con questa celebrazione terminò il mio servizio  di la visita a queste 3 comunità e  ritornai con  Valentina a Bujarì, dove Nicola e Nadir ci aspettavano per il pranzo. Arrivati a casa io ero molto soddisfatto per il viaggio, una bellissima giornata di sole, anche 

se era molto caldo. Valentina

 era entusiasmata per questo viaggio, ma più perché aveva avuto l'occasione di vivere un momento di vita sportiva con il cavallo che aveva fatto negli anni passati .

Bujari 24 Agosto 2008


mercoledì 3 settembre 2008

Viaggio a Cruzeiro do Sul

Già da diversi anni mi trovo in Acre: nella città Capitale di Rio Branco.  Volevo fare un viaggio per conoscere meglio questo Stato del Brasile che si estende per una lunghezza di 700 km. lungo il confine della Amazonia. Però non era mai stato facile a causa della strada che non permetteva così

facilmente di arrivare fino a Cruzeiro do Sul. Una strada di terra che poteva  diventare di fango per temporali improvvisi , che allagavano il percorso. Così c'era il rischio di rimanere lungo il cammino per alcuni giorni. Nell'estate non piove per dei mesi. Allora Un amico senatore federale: Tião Viana mi ha invitato ad accompagnarlo in  questo viaggio insieme alla Francisca Marinheiro per fare visitare questa Città in occasione della festa dalla patrona della Diocesi: Nostra Signora da Gloria.   Intanto si sono aggiunti  altri amici.  Anche un medico, funzionario  del Ministero della salute, con un "equipe" ha partecipato a questo viaggio, mentre doveva consegnare da parte del ministero della Salute 40 sedie a rotelle per invalidi e deficienti fisici nel municipio di Manuel Urbano Io ho viaggiato insieme a questo "equipe", così sono stato presente ai vari incontri con i funzionari dei municipi di Manuel Urbano , di Feijó

, Tarauacà e di Cruzeiro do Sul. Il viaggio è stato molto faticoso per il fondo stradale molto difficile per i lavori che stanno facendo per asfaltare tutto il cammino fino a Cruzeiro. Ci sono ancora 250 km. per completare il lavoro. Le previsioni sono buone per il finanziamento da parte del Governo Federale già liberato; per cui si pensa che sia pronta la strada asfaltata alla fine dell'anno 2010.  Ho incontrato un paesaggio naturale molto diverso da Rio Branco.

 Si cammina in mezzo a molte collinette di verde alte fino a 100 mt. con molti laghetti di acqua all'intorno. Ho conosciuto il municipio di Feijó e Tarauacà. Non pensavo che fossero così grandi. Vi abitano circa 35.000 persone. Sono delle cittadine molto pulite e ordinate. Non ho trovato immondizia per le strade, come sacchetti, bottiglie di plastica, lattine ecc. Alla sera del primo giorno di viaggio ci siamo fermati a dormire in un albergo molto bello e con tutti i conforti come un Hotel *****  a Tarauacà . Venerdi mattina alle ore 07 Siamo ripartiti per partecipare alla grande celebrazione della feste della Patrona della Diocesi di Cruzeiro. Una moltitudine impressionante di circa 30.000 persone ha partecipato alla processione e alla Messa in onore a "Nostra Signora da Gloria "

 nella piazza centrale della città davanti alla chiesa cattedrale. Anch'io sono stato felice di concelebrare con il Vescovo di quella diocesi insieme a 6 sacerdoti.  Avevo desiderato tanto partecipare, per cui fui a chiedere nella sacrestia della cattedrale se potevo avere un càmice per concelebra e unimi anch'io con il vescovo e i sacerdoti della diocesi, per partecipare a questa grande celebrazione in onore della Vergine Maria. Sabato al mattino ho visitato il mercato dove tutti i produttori agricoli hanno un piccolo spazio per vender i num
erosi prodotti della loro terra. I migliori prodotti di quella zona sono circa 16 tipi di fagioli, la fatina di manioca, la tapioca e molto pesce. Il mercato era affollatissimo. Mi hanno detto che tutti i giorni il numero delle persone è sempre grande. Dopo pranzo alcuni di noi siamo ritornati a Rio Branco in aereo, mentre gli altri sono rimasti per ritornare domenica in macchina. Sono contento di avere fatto questo viaggio: faticoso, ma molto interessante per avere conosciuto luoghi e persone di questa zona dell'Acre, che fra due anni saranno uniti alla capitale con una bella strada asfaltata, permettendo lo scambio e la vendita dei prodotti tipici del luogo.

16 agosto 2008