lunedì 14 gennaio 2013

ATTENZIONE ALLE "CURVE"!!



  Da diversi anni, da quando facevo il camionista e durante i viaggi in macchina avevo osservato che lungo la strada vedevo cappelle che mostravano una immagine della SS. Vergine Maria, circondata da mazzi di fiori lasciati lì, forse come un'offerta per qualche “grazia ricevuta”. Alcune erano molto ben costruite e adornate, come se fossero tanti piccoli altari con diverse candeline accese. A volte anch’io mi sono fermato e ho pregato. Recitando un’”Ave Maria” ho invocato la sua materna protezione su di me e sulle persone che si trovano tutti i giorni sulle strade durante il loro lavoro, perché possano tornare alle loro case e riabbracciare mogli e figli.Io penso però che ci deve essere uno scopo per cui sono nate tante di queste, così dette “Cappelline” in varie località. Sinceramente qualche persona è passata per quella strada una volta, due volte: automobilista e camionisti, e hanno avuto qualche “visione divina” che li ha salvati da un pericoloso incidente stradale.Mi sembra abbastanza chiaro affermare questo, perché le “Cappelline” si incontrano sempre sulle strade di montagna, dietro una curva, che possiamo chiamare pericolosa, quasi come un segnale di pericolo. Uno sta percorrendo una strada, in mezzo al verde del “bosco”, osservando il paesaggio sottostante che via via si scopre fra una siepe e l’altra, ed ecco una curva ci fa improvvisamente guardare la strada. Ma alle volte qualcuno non ce l’ha fatta ed ecco una frenata improvvisa,ma inutile!
Quel poveraccio è caduto in una fossa, o peggio in un dirupo. Sicuramente in quel momento ognuno guarda verso il cielo e.. “Chi cerchiamo per primo?.. “La Madonna!!! È naturale...È istintivo... Così qualcuno si è ricordato di essere stato “miracolato”, è ritornato sul posto e ha collocato sul tronco di un piccolo albero unì immagine della “Madonna che crede lo abbia salvato, e un mazzo di fiori, certamente con una preghiera di ringraziamento. Così in diversi luoghi ora troviamo molte “Cappelline” che ci richiamano alla prudenza, come una mamma che ci fa la sua raccomandazione nel momento che partiamo per fare una bella “gita”..! Anche sulla strada provinciale di Pescaglia si trova una “Cappellina” ma questa è dedicata a “Gesù crocifisso”. È l’unica che io conosco. Può darsi che questa località era già chiamata così, per cui era logico che ci sia stata costruita una “cappellina” con il “Crocifisso”. Fino qui tutto bene.. Ma dopo diversi anni quel “Cristo” in croce ha perduto un braccio, anche se era “inchiodato” alla croce. Può darsi che avesse bisogno di essere curato e riparato da un “ortopedico”.La cosa non è stata chiara,Il braccio gli è stato tolto sì, ma non per “curarlo e attaccarlo di nuovo al corpo del “Cristo”, perché è stato trovato per terra abbandonato. Dopo una “operazione” per unirlo al crocifisso, coloro che erano soliti volgere lo sguardo verso il Crocifisso, si sono rallegrati e anche commossi da un sentimento di pietà. ma non è finita ancora la storia, perché questa volta il braccio è stato staccato ed è sparito.Chissà dove sia andato a finire.
Questa volta qualcuno se l’è portato via, forse per avere una reliquia da conservare nella propria casa come una protezione benedetta.  quasi 2 anni sembra che misteriosamente sia stato rinvenuto, si dice, a Firenze! Meno male che ancora era possibile attaccarlo di nuovo!! Così, grazie a persone di buona volontà, che con fede e devozione hanno restaurato il “Crocifisso”. Speriamo che tutti coloro che passeranno per quella strada siano accompagnati dalla sua divina benedizione e non dal desiderio di portarsi a casa qualche pezzo del suo corpo come una reliquia...

Pieve S. Stefano 15 Gennaio 2013

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