martedì 6 luglio 2010

VISITANDO L'ITALIA

Durante questi anni di vita missionaria nella diocesi di Rio Branco (Brasile), alcune persone hanno avuto l'opportunità di visitare l'Italia, aiutate dalla ospitalità dei miei parenti e amici che generosamente li hanno accolti. In questo periodo estivo, anche Aline Frozza è venuta in Italia per un breve periodo di vacanza, per fare una visita turistica, accompagnata da Don Luigi Paolinelli, che doveva ritornare a Lucca per qualche mese per ragione di salute. È sempre una bellissima occasione, incontrare persone che già hanno conosciuto la Missione dei sacerdoti lucchesi a Rio Branco nelle lori visite missionarie. Così anche Aline è arrivata in Italia il 14 di Maggio di questo anno 2010. Dopo alcuni giorni di riposo per abituarsi a questo nuovo clima e al cambiamento del fuso orario, ha visitato"La Montagna". In viaggio per raggiungere il "Matanna", passando da Borgo a Mozzano, era necessario una breve sosta per ammirare ilcosì detto "Ponte del diavolo": costruzione un poco bizzarra, che ha fatto sorgere una leggenda, nella quale si dice che il Diavolo abbia impedito al costruttore di portarlo a termine conforme al progetto dell'architetto, modificandone il disegno.Dopo un'ora siamo arrivati. Nel mezzo del silenzio della natura e nella contemplazione della montagna e della valle sottostante dove si può ammirare la città di Viareggio con tutta la riviera del mare della Versilia. Aline ha provato l'emozione nell'ammirare, dall'alto a una altezza di 1.300, la valle sottostante e il vuoto che appariva sotto i piedi, mentre si arrampicava sulla la roccia del monte. Facemmo la seconda visita turistica alla "Torre pendente" che si trova nella città di Pisa. Era una giornata splendida di sole, con molti turisti che già erano arrivati da ogni parte del mondo, per ammirare questa torre.. "che pende ... e che pende, e mai va giù". Non è mancata anche la visita alla città diLucca, facendo anche una bella passeggiata sulle Mura medievali, per ammirare la città. Proprio a Lucca, nel prato dietro la cattedrale di S. Martino, ci fu una festa con il titolo "La Mongolfiera" in cui si invitavano tutti i gruppi di extra comunitaripresenti a Lucca ad un incontro di fraternità e solidarietà, dove alcuni hanno approfittatodi vendere alcuni oggetti, prodotti dall'artigianato locale. La visita alla famiglia di Piero Bianchi, che sta accompagnando un figlio in coma da 8 anni, era un dovere di carità e buon esempio. Così la sorpresa di Piero alla vista di Aline, non ha saputo cosa dire , perché era molto emozionato e commosso.Gli ricordò quel lontano anno 1996, quando visitòla famiglia di Aline con papà Valmor e la mamma Elga. La incontrò quasi bambina all'età di 8 anni. per questo che non riusciva a riconoscerla, continuando ad ammirarla per essere completamente cambiata la sua fisionomia da non poterla più riconoscere. Durante i giorni trascorsi a Castagnori, presso la casa di Mario e Oliva Paolinelli ha potuto gustare il dolce sapore delle ciliege,cogliendole e mangiandole direttamente sulla pianta! Durante una visita a Lucca abbiamo avuto anche l'opportunità di visitare Papà Sergio e la Mamma Nicolette, genitori di Nicola: che abita a Bujari, un piccolo Comunedell'Acre, con sua moglie Nadir Silva. Abbiamo portato loro i saluti di Nicola e Nadir, che sono stati molto felici di invitarci anche a pranzo.Infine nella scorsa settimana abbiamo fatto una visita a Moratti Pietro In provincia di Udine, insieme all'amico Piero Bianchi. Era un dovere di riconoscenza fare questa visita, perché questa famiglia ha sempre mi ha ospitato molte volte insieme agli amici brasiliani accompagnandoci, a fare escursioni sulle montagne delle Alpi per farci ammirare la bellezza delle montagne salendo e discendendo con le funivie e seggiovie. La generosità della loro ospitalità mai la potrò dimenticare, perché sempre ci è stata offerta con allegria e grande simpatia.Prima di arrivare a Udine bisognava visitare Venezia. Sosta obbligatoria per ogni turista che passa per quelle strada!! Ecco che arrivati con il treno a Venezia, abbiamo preso il vaporetto perarrivare a "Piazza San Marco. questa è un tappa obbligatoria per ammirar e vistare la cattedrale e il palazzo de Doge, che era il capo politico della città. Poi il fenomeno de "piccioni" è una attrazione turistica mondiale che tutti i turisti vengono a Venezia per fare una fotografia in mezzo ai piccioni che beccano il granturco appollaiati sui bracci e le spalle dellepersone senza timore di nulla, A volte certi turisti sonocoperti da diversi piccioni che brigano uno con l'altro per beccare il granturco che ognuno offre loro. Anche Aline, arrivata nella piazza ha cominciato a governare i piccioni che si sono precipitati, quali sui bracci, quali sulle spalle e anche sulla testa, pur di avere la possibilità di beccare qualche chicco di granturco Questo viaggio a Udine si è concluso con la visita un Santuario della Madonna a 2000 metri di altezza inima ad una montagna in mezzo alle Alpi. Questo luogo ci ha trasportati in un clima di spiritualità e di meditazione. Il luogo di devozione e di riflessione ci investi per tutto il tempo che siamo rimasti in cima a quel monte. Quando già l'ora era tarda e la fame si faceva sentire, con la funivia siamo ritornati a valle, per cercare un ristorante e rifocillarci con un buon pranzo. Con un poco di nostalgia delle montagne siamo ritornati a casa.

Lucca 08 luglio 2010