martedì 28 dicembre 2010

DALL'ACRE ALL'ITALIA

Dopo avercipato all'Incontro mondiale della gioventù a Colonia nell'Agosto del 2005, Edney Santiago Batalha ha portato con sé fino a Bujarì un vivo ricordo di tutto quello che ha conosciuto e le persone che ha incontrato. Tornando a casa egli con molta nostalgia per tutto quello che aveva lasciato durante quel mese di agosto, con una certa tristezza riabbracciò la sua sposa Angelina con la figlia Júlia di appena 6 mesi. Avrebbe voluto condividere con lei quei bellissimi giorni trascorsi in in Italia e a Colonia (Germania), purtroppo solo lui ha potuto fare questo speciale viaggio. Finalmente stava per realizzare il suo sogno: Tornare in Italia con tutta la sua famiglia!!! Allora, preparato il viaggio, partì da Bujari per dirigersi verso l'aeroportodi Rio Branco. Si imbarcò per ritornare in Italia insieme con la sua famiglia. Anche Don Luigi aveva deciso di ritornare in Italia definitivamente, dopo alcuni anni di vita missionaria.Si associò con Edney e arrivarono insieme in Italia per visitare luoghi e persone che aveva conosciuto durante il mese di Agosto del 2005, e riabbracciare le persone che lo avevano ospitato, per ringraziarle insieme alla sua sposa Angelina. Hanno cominciato per prima cosa con la visita alla"Torre" di Pisa, che aveva lasciato nel suo pensiero una immagine di fantascienza! Una Torrependente così obliqua da sembrare cadere da un momento all'altro, ma no cade mai giù da diversisecoli!... Il bellissimo pratoverde che circonda la"Torre" con la Cattedrale, chiamata "Piazza dei miracoli",ha fatto da cornice per fare delle belle foto alla figlia Jùlia, mentre faceva delle belle capriole.Come seconda visita hanno fatto una lunga passeggiata sulle mura della città di Lucca, in mezzo agli alberi di tiglio che mostravano dei bellissimi colori variopinti dell'autunno. Con la visita alla cattedrale di S. Martino e la chiesa di S. Michele Arcangelo hanno concluso la breve visita della città di Lucca. Dopo alcuni giorni, Don Luigi ha accompagnato questi visitatori al mare! Molto atteso questo momento perchémai avevano visto il mare.Hanno trascorso un giorno intero sulla spiaggia presso Torre del Lago. Appena è apparso il mare, Angelina e Jùlia, molto emozionate hanno ammirato quelle onde spumeggianti che si rincorrevano l'una dietro all'altra, fino alla spiaggia asciutta davanti ai loro piedi. Subito, anche se il clima freddo di ottobre non permetteva di fare un bagno, per ricevere così il battesimo del mare, si sono toltele scarpe e le calze. Così, con i pantaloni al di sopra dei ginocchi, hanno cominciato a giocare con le onde che arrivavano sulla spiaggia immergendosi nelle acque del mare senza sentire il freddo che stava gelando i loro piedi. Hanno anche approfittato di fare una visita al parroco, Don Graziano, già missionario a Rio Branco negli anni passati, prima dell'anno 2000, il quale li ha invitato tutti a pranzo. Nel pomeriggio hanno fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia, per contemplare il colore del sole che tramontava immergendosi nelle acque rosse del mare. Non è stato difficile passare dal mare alle montagne, sempre vicino a Lucca. Sono ritornati dal mare a casa di Mario e Oliva, ospiti durante questa permanenza in Italia. Quindi senza perdere tempo, al risvegli del mattino seguente illuminato di uno splendido sole, sempre accompagnati da Don Luigi, hanno preso la strada della montagna. Piano piano percorrendo una strada tortuosa sono arrivati al monte di "Matanna". Era un luogo che Edney desiderava farlo conoscere alla sua sposa Angelina. Come sempre, tutti sanno che, per ammirare le montagne, bisogna conquistarle. Allora sono partiti piano piano a piedi su per i sentieri di terra e pietre, per arrivare in cima, dove si poteva ammirare dall'alto le valli sottostanti, che si perdono al nostro sguardo, confondendosi con l'azzurro del cielo e con la nebbia del mare della Versilia.

LUCCA 31 / 12 / 2010

lunedì 20 dicembre 2010

RITORNO A LUCCA....

Durante i mesi estivi di questo anno 2010, continuando a fare il mio servizio per celebrare nella Parrocchia di San Lorenzo della "Vila do V, e nella parrocchia di "Nossa Senhora de Nazaré", della diocesi di Rio Branco, dove sono parroci: Don Raimundo e Don Miranda, mi preparavo per fare il mio ritorno definitivo a Lucca. In questo tempo cominciai a raccogliere e riunire tutte le mie cose personali, per riportarle con me a "casa". Dopo aver salutato le dueComunità parrocchiali dove avevo trascorso l'ultimo anno e infine la Comunità parrocchiale di Bujari a cui mi ero molto affezionato, mi sono diretto verso l'aeroporto di Rio Branco per imbarcarmi per Pisa, con il carissimo amico Edney Batalha, insieme alla sua sposa e sua figlia. Egli ha voluto accompagnarmi nel mio ritorno, per ritornare a far vedere, alla sua sposa Angelina, i luoghi che aveva conosciuto in Italia e in Germania, e per farla partecipe della bella accoglienza ricevuta durante l'incontro Mondiale della Gioventù a Kolonia, insieme ad altri 4 brasiliani di Rio Branco(Acre ). Così siamo arrivati in aereo a Pisa provenienti da Parigi. Anch'io sono stato molto felice di trascorre alcune settimane in loro compagnia. Nei giorni successivi ho accompagnato questa famiglia di amici a visitare luoghi e città più conosciute dell'Italia e a riabbracciare molte persone che avevano offerto una grande ospitalità, nel trascorso Agosto del 2010. Negli ultimi giorni prima di riprendere l'aereo a Roma per ritornare a Rio Branco, li ho accompagnati a visitare Roma, essendo ospiti per due giorni Nella parrocchia di Santa Edth insieme a Padre Gabriele. Ritornando a Lucca mi sono messo a disposizione del mio Vescovo Mons. Castellani, che mi ha chiesto di cominciare il mio servizio pastorale nella Unità pastorale di Pescaclia, formata da 7 parrocchie, la quale in questo periodo è priva di un sacerdote. Così ogni settimana faccio una visita in tre parrocchie celebrando la messa festiva, visitando gli infermi e seguendo la catechesi, sotto la direzione del parroco Don Cipriano. Intanto mi sono messo a preparare una abitazione dove presto dovrei andare ad abitare nel mese Gennaio del prossimo anno 2011.

Lucca 20 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

ADDIO ALLA MISSIONE!!!

Nell'anno1989 mi trovavo come parroco a Monsagrati, una piccola parrocchia della Diocesi di Lucca.Nel mese di ottobre, il mese missionario, invitai Don Graziano, missionario in Brasile, per parlare a un gruppo di giovani sulle missioni. Dopo aver fatto conoscere la realtà missionaria dell'Acre, dove lui si trovava da alcuni anni, volli avere maggiori informazioni, poiché avevo in mente di andare anch'io in Missione. Avevo il desiderio di offrire alcuni anni della mia vita per la Diocesi di Rio Branco, molto carente di sacerdoti, essendo una Diocesi giovane, per la fuga dalla foresta a causa della distruzione delle piante per realizzare grandi pascoli. Così, nel mese di Agosto dell'anno 1990, per la prima volta, feci una visita di 25 giorni alla missione dove lavoravano come missionari: Padre Massimo Lombardi, Padre Graziano Raschioni,Padre Gabriele Camagni e padre Luigi Pieretti. Dopo aver seguito questi missionari nei loro impegni e servizi pastorali, decisi di andare in missione anch'io. Allora nel 1992 decisi di partire per Rio Branco. Passavo circa 3 mesi ogni anno.Stavo a disposizione del vescovo Dom Moacir Grechi che mi mandava nelleparrocchie dove c'era maggior necessità di fare un servizio. Cosicché ebbi l'opportunità di conoscere quasi tutte le parrocchie della Diocesi. Arrivato all'anno 2000, non mi sentivo abbastanza soddisfatto di passare solo 3 mesi di ogni anno. La volontà era di rimanere più tempo. Però il clima molto caldo e umido che avevo incontrato ogni anno che andavo a Rio Branco, mi lasciava un poco perplesso, per rimanere continuamente per alcuni anni.Nonostante questo incomodo decisi... Lasciai la Parrocchia di Monsagrati e partii alla volta di RioBranco. All'inizio fu molto difficile adattarmi al clima e alla Zona che mi fu affidata. Era una Area rurale e foresta, divisa in due parti, molto vasta, di circa 50 km. : "Transacreana" e "Bujari". Potremmo chiamare queste Zone: 2 Parrocchie che comprendevano circa 25 comunità ciascuna, raggiungibili solo con strade di terra e argilla. Dopo circa 3 anni fui liberato della "Transacreana" dove un altro sacerdote missionario fu inviato da Vescovo di Rio Branco. Io fui molto felice, perché avevo maggior tempo per visitare le Comunità dell'Area di Bujari. Questa seconda comunità avevano un Centro che era anche la sede di Municipio, nato da 15 anni, dove abitavano circa 4.000 persone. Anche la piccola chiesa della Comunità cominciava ad essere insufficiente a raccogliere tutte le persone che partecipavano alla celebrazione del Giorno del Signore. Era necessario costruire una chiesa più grande e ultimare il centro parrocchiale che si riduceva a due stanze di legno con una segreteria e una cucina in muratura, per preparare da mangiare per tutti i "Lider" delle Comunità dell'interiore, quando partecipavano all'incontro di formazione ogni mese dell'anno. Il desiderio di poter arrivare a creare una nuova Parrocchia era tanto grande, che cominciai a ultimare il centro parrocchiale, completandolo con il salone, che doveva servire per i grandi incontri comunitari. Arrivò in questo tempo anche la comunicazione da parte del Vescovo di Rio Branco che nel prossimo anno 2006 avrebbe creata in Bujari una Nuova parrocchia. Grande festa, molta allegria da parte di tutta la Comunità ne giorno della creazione della parrocchia nella festa del Patrono:"San Giovanni Battista". Fu celebrata la messa nel salone parrocchiale, e la cerimonia della consegna simbolica delle chiavi della chiesa parrocchiale di Bujari. Io fui molto emozionato, perché era la prima volta che mi trovavo in questo avvenimento diocesano. Nello stesso momento cominciammo a demolire la piccola chiesa, che era anche pericolante, per costruire le fondamenta della nuova chiesa parrocchiale. Molti sacrifici ho fatto insieme alla comunità parrocchiale. Era un "Sogno"! Una soddisfazione grande per me, alla vigilia dei miei 50 anni di sacerdozio, poter inaugurare la Nuova chiesa parrocchiale con la celebrazione della Messa! Ma non mi è stato possibile..! Il Vescovo di Rio Branco , forse non soddisfatto del mio servizio pastorale svolto, mi fece lasciare la Parrocchia, per trasferirmi a "Porto Acre" e a "Vila do "V". due parrocchie distanti da Rio Branco circa 60 km. A questo punto svanirono tutti i miei sogni! Tristemente me ne andai là! Mi trovai molto a disagio per la mancanza di un alloggio per restare qualche giorno fra la gente della nuova parrocchia, cosicché pensai di dare l'addio alla missione, pensando alle mie condizioni di salute e ai rischi che potevo correre nei lunghi viaggi alla notte per rientrare a casa.Però prima di ritornare a Lucca ha voluto salutare la Comunità parrocchiale di Bujari, Il 24 ottobre, celebrai la messa nella Nuova chiesa parrocchiale, prima di imbarcarmi per ritornare a Lucca. Ancora conservo viva la memoria degli abbracci che gli amici di Bujari mi hanno dato, insieme a una canzone a me molto cara suonata dal amico Piero con la "Armonica a bocca." Ringrazio, specialmente due famiglie che mi hanno dato la possibilità di passare alcuni giorni sereni in loro compagnia durante questo ultimo anno di missione a Rio Branco.

lunedì 29 novembre 2010

LUCCHESI A RIO BRANCO

Dopo circa 12 anni, due amici carissimi hanno avuto la gioia di ritornare a Rio Branco, per visitare e riabbracciare le persone che li avevano accolti con una generosa ospitalità. Piergiorgio Bianchi (detto "Pierino"), dopo il tragico incidente accaduto al figlio Lorenzo 8 anni fa'. Non aveva potuto avere un' altra opportunità di ritornare a Rio Branco, perché impegnato insieme a sua moglie per assistere il proprio figlio ancora in coma da 8 anni. Approfittando di alcuni giorni più tranquilli per le condizioni di salute del figlio è partito, insieme al cugino Pietro Moratti di Campomolle, piccola frazione del Comune di Teor ( Udine), per ritornare a Rio Branco. In questi ultimi anni però alcuni amici di Don luigi, venuti per visitare l'Italia, hanno visitato la famiglia di Piero e Rosa. La presenza di queste persone, venute da Rio Branco, hanno portato a loro un ricordo e un poco di sollevo nella difficile situazione in cui si trovano. Nel ricordo della grande ospitalità che avevano ricevuto dagli amici brasiliani, hanno voluto ricambiare l'accoglienza ricevuta a Rio Branco, ospitandoli nella loro casa e accompagnandoli a visitare l'Italia: come Pisa, Venezia, Firenze, Roma e le montagne delle Alpi. Ecco che finalmente, il 14 ottobresonopartiti in aereo da Roma con destinazione Rio Branco. Ricordo ancora l'emozione che ho provato in aeroporto, quando sono apparsi alla mia vista! Non riuscivo a crederci.. Mi sembrava un sogno.. Non speravo più che potessero ritornare a trovarmi, prima di ritornare definitivamente in Lucca. È stata una grande soddisfazione : poter rivedere questi due amici a Rio Branco. Subito ho comunicato a tutti gli amici che erano stati ospitati da loro in Italia. Purtroppo la visita è durata pochi giorni, ma abbiamo organizzato incontri a Bujarì presso la la famiglia di Nicola e Nadir, dove è stato preparato un bel "churrasco". Lì tutti hanno salutato questi ospiti venuti dall'Italia. L'abbraccio fraterno ci ha ancor più stretti da una grande amicizia. Ciò che desiderava tanto Pierino era: poter gustare il buon sapore delle frutta tropicali appena colte dall'albero!... Così appena arrivato ha cominciato a mangiare banane, manga, papaia, ananàs ecc. Non era mai sazio!.. Ogni giorno, riusciva a mangiare anche 2-3 kg di frutta!... Durante alcuni giorni per visitare la Famiglia di Valmor e Helga a Campinas, abbiamo fatto un viaggio con il trattore dentro la sua colonia, raccogliendo qua e là banane e papaia. Pierino mangiava continuamente...Ancor non sappiamo dove le metteva tutte quelle frutta che mangiava..!! Nel frattempo a Placido abbiamo visitato altri amici conosciuti 12 anni fà: la famiglia di Nilza con il marito Neri e la figlia Maisa e la famiglia di Celma e il figlio Pedro Luca. Alla fine della settimana hanno trascorso gli ultimi giorni, prima di ripartire per l'Italia, a casa di Nicola e Nadir a Bujarì. Questa famiglia, da due mesi, era stata allietata dalla nascita della loro prima figlia "Nellie".Un giorno anche un altro lucchese che abita a Rio Branco dove si era sposato con Stella Cordovil ha accompagnato questi due amici a fare una visita nella città di Rio Branco. Non è mancato anche un viaggio missionario che io facevo per visitare le comunità della parrocchia di Porto Acre. Purtroppo non abbiamo potuto attrversare il fiume Acre per la mancanza di un traghetto che potesse trasportare la nostra camionetta"Toyota" all'altra riva. Ma la visita alla comunità religiosa delle suore "Pallotine"
ha rallegrato la giornata con la simpatica accoglienza che ci hanno fatto, invitandoci a pranzo. La domenica sera 24 di ottobre hanno partecipato alla messa di "addio"che Don Luigi ha celebrato nella nuova chiesa parrocchiale, per salutare tutte le persone della Parrocchia, dove aveva svolto il suo servizio pastorale per circa 5 anni, prima di ritornare definitivamente in Italia. Anche Pierino ha voluto salutare e ringraziare tutti alla fine della celebrazione per la simpatica accoglienza e per la fraterna amicizia che hanno dimostrato per Don Luigi, che stava per ritornare a "casa", suonando con l'armonica a bocca alcune canzoni brasiliane che aveva imparato la prima volta che era venuto a Rio Branco.

Bujarì 25 ottobre 2010

martedì 6 luglio 2010

VISITANDO L'ITALIA

Durante questi anni di vita missionaria nella diocesi di Rio Branco (Brasile), alcune persone hanno avuto l'opportunità di visitare l'Italia, aiutate dalla ospitalità dei miei parenti e amici che generosamente li hanno accolti. In questo periodo estivo, anche Aline Frozza è venuta in Italia per un breve periodo di vacanza, per fare una visita turistica, accompagnata da Don Luigi Paolinelli, che doveva ritornare a Lucca per qualche mese per ragione di salute. È sempre una bellissima occasione, incontrare persone che già hanno conosciuto la Missione dei sacerdoti lucchesi a Rio Branco nelle lori visite missionarie. Così anche Aline è arrivata in Italia il 14 di Maggio di questo anno 2010. Dopo alcuni giorni di riposo per abituarsi a questo nuovo clima e al cambiamento del fuso orario, ha visitato"La Montagna". In viaggio per raggiungere il "Matanna", passando da Borgo a Mozzano, era necessario una breve sosta per ammirare ilcosì detto "Ponte del diavolo": costruzione un poco bizzarra, che ha fatto sorgere una leggenda, nella quale si dice che il Diavolo abbia impedito al costruttore di portarlo a termine conforme al progetto dell'architetto, modificandone il disegno.Dopo un'ora siamo arrivati. Nel mezzo del silenzio della natura e nella contemplazione della montagna e della valle sottostante dove si può ammirare la città di Viareggio con tutta la riviera del mare della Versilia. Aline ha provato l'emozione nell'ammirare, dall'alto a una altezza di 1.300, la valle sottostante e il vuoto che appariva sotto i piedi, mentre si arrampicava sulla la roccia del monte. Facemmo la seconda visita turistica alla "Torre pendente" che si trova nella città di Pisa. Era una giornata splendida di sole, con molti turisti che già erano arrivati da ogni parte del mondo, per ammirare questa torre.. "che pende ... e che pende, e mai va giù". Non è mancata anche la visita alla città diLucca, facendo anche una bella passeggiata sulle Mura medievali, per ammirare la città. Proprio a Lucca, nel prato dietro la cattedrale di S. Martino, ci fu una festa con il titolo "La Mongolfiera" in cui si invitavano tutti i gruppi di extra comunitaripresenti a Lucca ad un incontro di fraternità e solidarietà, dove alcuni hanno approfittatodi vendere alcuni oggetti, prodotti dall'artigianato locale. La visita alla famiglia di Piero Bianchi, che sta accompagnando un figlio in coma da 8 anni, era un dovere di carità e buon esempio. Così la sorpresa di Piero alla vista di Aline, non ha saputo cosa dire , perché era molto emozionato e commosso.Gli ricordò quel lontano anno 1996, quando visitòla famiglia di Aline con papà Valmor e la mamma Elga. La incontrò quasi bambina all'età di 8 anni. per questo che non riusciva a riconoscerla, continuando ad ammirarla per essere completamente cambiata la sua fisionomia da non poterla più riconoscere. Durante i giorni trascorsi a Castagnori, presso la casa di Mario e Oliva Paolinelli ha potuto gustare il dolce sapore delle ciliege,cogliendole e mangiandole direttamente sulla pianta! Durante una visita a Lucca abbiamo avuto anche l'opportunità di visitare Papà Sergio e la Mamma Nicolette, genitori di Nicola: che abita a Bujari, un piccolo Comunedell'Acre, con sua moglie Nadir Silva. Abbiamo portato loro i saluti di Nicola e Nadir, che sono stati molto felici di invitarci anche a pranzo.Infine nella scorsa settimana abbiamo fatto una visita a Moratti Pietro In provincia di Udine, insieme all'amico Piero Bianchi. Era un dovere di riconoscenza fare questa visita, perché questa famiglia ha sempre mi ha ospitato molte volte insieme agli amici brasiliani accompagnandoci, a fare escursioni sulle montagne delle Alpi per farci ammirare la bellezza delle montagne salendo e discendendo con le funivie e seggiovie. La generosità della loro ospitalità mai la potrò dimenticare, perché sempre ci è stata offerta con allegria e grande simpatia.Prima di arrivare a Udine bisognava visitare Venezia. Sosta obbligatoria per ogni turista che passa per quelle strada!! Ecco che arrivati con il treno a Venezia, abbiamo preso il vaporetto perarrivare a "Piazza San Marco. questa è un tappa obbligatoria per ammirar e vistare la cattedrale e il palazzo de Doge, che era il capo politico della città. Poi il fenomeno de "piccioni" è una attrazione turistica mondiale che tutti i turisti vengono a Venezia per fare una fotografia in mezzo ai piccioni che beccano il granturco appollaiati sui bracci e le spalle dellepersone senza timore di nulla, A volte certi turisti sonocoperti da diversi piccioni che brigano uno con l'altro per beccare il granturco che ognuno offre loro. Anche Aline, arrivata nella piazza ha cominciato a governare i piccioni che si sono precipitati, quali sui bracci, quali sulle spalle e anche sulla testa, pur di avere la possibilità di beccare qualche chicco di granturco Questo viaggio a Udine si è concluso con la visita un Santuario della Madonna a 2000 metri di altezza inima ad una montagna in mezzo alle Alpi. Questo luogo ci ha trasportati in un clima di spiritualità e di meditazione. Il luogo di devozione e di riflessione ci investi per tutto il tempo che siamo rimasti in cima a quel monte. Quando già l'ora era tarda e la fame si faceva sentire, con la funivia siamo ritornati a valle, per cercare un ristorante e rifocillarci con un buon pranzo. Con un poco di nostalgia delle montagne siamo ritornati a casa.

Lucca 08 luglio 2010

giovedì 20 maggio 2010

La Pasqua 2010

La celebrazione dell festività pasquali di questo secondo anno, nelle 2 parrocchie di Porto Acre e della "Vila do "V", son state per me abbastanza faticose, dopo che ho dovuto lasciare a malincuore la parrocchia di Bujarì, dove mi ero stabilito da circa 3 anni, dopo che ero stato nominato parroco della nuova parrocchia. Queste due parrocchie ancora sono prive di un alloggio dove il sacerdote può rimanere per continuare le celebrazioni del "Triduopasquale", senza dover tornare a Rio Branco nella notte dopo ogni celebrazione della Settimana santa, e percorrere 50-60 Km. in condizionipoco sicure, sia per il fondo stradale, che per pericolo di assalti ad opera di persone poco raccomandabili. Allora per non rischiare tanto, ho chiesto a due famiglie, se potevano ospitarmi durante la la settimana prima della Pasqua,per poter fare un bagno e riposarmi qualche momento dopo pranzo e dormire alla notte. Grazie a Dio, ho incontrato due famiglie che generosamente mi hanno offerto questa possibilità.Così ho potuto fare tutte le celebrazioni della Pasqua nelle due parrocchie con più tranquillità eogni giorno successivo potevo essere presente senza partire dalla città che è distante diverse decine di Km. Devo ringraziare queste famiglie che mi hanno aiutato e spero che altre volte mi possano dare ospitalità per poter visitare famiglie e ammalati e infermi che chiedono la visita del sacerdote per confessarsi e ricevere il Sacramento dell'Eucaristia. La mia presenza nelle parrocchie è fortemente penalizzata da questa situazione, dove ancora la parrocchia non ha potuto costruire una abitazione dove il sacerdote per rimanere e accogliere le richieste della Comunità parrocchiale. Ecco come io ho passato queste FestePasquali. Ho celebrato nella notte de Sabato Santo, per la prima volta i Sacramenti della Iniziazione Cristiana a tre giovani: il Battesimo, la Cresima e la Prima comunione. Per me è stato un momento molto emozionante, perché era la prima volta che amministravo il sacramento della Cresima. Ho cercato di fare tutto ciò che era nelle mie possibilità con la collaborazione di queste famiglie. Finalmente il giorno dopo la Pasqua sono ritornato a Rio Branco. Mi sono preso alcuni giorni di riposo presso una famiglia di amici agricoltori Valmor Frozza e Helga Rech che abitano in una colonia vicino a Campinas a 80 km. da Rio Branco.

Rio Branco 30 maggio 2010

venerdì 19 marzo 2010

RITORNO A RIO BRANCO....

Dopo 45 giorni di permanenza a Lucca sono ritornato a Rio Branco. Avevo previsto di passare un mese di vacanza a Lucca, per salutare e riabbracciare parenti e amici, ma ho dovuto ritardare di 15 giorni il mio ritorno, a causa di un problema di salute che ho riscontrato dopo un ultimo esame ecografico. Mi è stato consigliato un controllo di uno specialista, che visto il mio caso con una cistografia è intervenuti con una piccola chirurgia a laser, e mi ha autorizzato a ripartire, con l'impegno di fare questo controllo dopo 3 mesi. Allora, soddisfatto, però in ritardato di 15 giorni, sono ritornato a Rio Branco. Temevo di non arrivare in tempo per partecipare al campeggio del gruppo giovani della mia "vecchia" Parrocchia di Bujarì, come avevo loro promesso.Volevo salutare e riabbracciare quei giovani della parrocchia dove ero stato parroco per 4 anni. Nonostante il mio ritardo il 15 di febbraio sono arrivato al Campeggio e ho salutato tutto il gruppo con molto piacere e allegria. Partecipavano 56 giovani, la maggioranza adolescenti, molto animati e contenti di fare quella esperienza insieme nella "Casa deRetiro Daniele Carvalho", nel Ramal "Samauma(Campinas"). Terminato il campeggio il mercoledì seguente, ci siamo salutati per ritornare a casa. Io mi sono trattenuto ancora qualche ora presso la famiglia di Valmor e Helga, ho pranzato insieme a loro. Dopo un breve riposo sono ritornato nella Parrocchia di S. Lorenzo per celebrare l'inizio della Quaresima per celebrare la a messa delle "Ceneri" e così iniziare il cammino quaresimale in preparazione alla festa di Pasqua.Voglio sperare in questo tempo ogni uomo e donna si impegnino a rinnovare questo mondo e questa nostra società, minacciata da una nuova schiavitù, creata da grandi complessi economici che semina povertà, fame e morte fra i popoli deboli e inutili. La solidarietà, e la condivisione dei beni della terra, sono le strade per rinnovare questo nostro pianeta. La quaresima è un'occasione per aiutarci a realizzare questo progetto. Buona Pasqua a tutti coloro che leggeranno questo mio Blog.


Rio Branco 26 marzo 2010