mercoledì 16 ottobre 2013

LA "MADONNA" O LE "MADONNE"?!


Con questo nome tutti noi ricordiamo la Vergine Maria, Madre del nostro Redentore, Gesù Cristo. Ogni Parrocchia che veniva creata, formando una grande comunità di fedeli che si riunivano alla domenica, giorno del Signore, hanno scelto un Santo come "Patrono".
Alcune hanno scelto Santi più conosciuti, altre dei santi più invocati, altri più famosi per le grazie ottenute in favore dei fedeli. Ci sono state alcune parrocchie, e ce ne sono ancora, che già da antica tradizione hanno scelto La Vergine Maria SS. la Madre di Gesu, 
con un titolo particolare come "Madre del buon consiglio", "Madre della consolazione", "Madre della misericordia", "Nostra Signore del S. Rosario", "Regina della pace", e così via… Accade che, con il passare degli anni, queste immagini sacre hanno bisogno di restauri. 

Tutti i fedeli desiderano curare queste immagini, rendendole più splendenti di luce agli occhi di tutti. A volte la devozione si manifesta nel conservare l'immagine, senza sentire il
desiderio di invocare la loro protezione sulle nostreComunità, nei momenti particolari per rinnovare la fede e acclamare e esaltare questi santi Patroni, perché intercedano presso il Signore Dio. In questo "ANNO della FEDE", indetto da PAPA FRANCESCO per tutta la chiesa cattolica sparsa nel Mondo, anche nella nostra Unità Pastorale di Pescaglia, avevo desiderato che ci accompagnasse la nostra Madre Celeste che veneriamo nel Piccolo e modesto Santuario delle "SOLCA" Patrona di tutta la Comunità civile di Pescaglia con il titolo di "MADRE DELLA CONSOLAZIONE".

 Con la visita della sua immagine come una "pellegrina, una domenica in ogni Parrocchia in questo mese di settembre, proposi questa iniziativa per rinnovare la nostra fede e riavvicinarci a Gesù che ancora continua a dispensare i suoi doni con la pazienza di un Padre verso i suoi figli. Si sarebbe terminato questo pellegrinaggio con la solenne celebrazione della la festa de S. Rosario a Pescagli il 6 ottobre prossimo 2013. Come più volte noi siamo andati, come pellegrini, a visitare la SS. Vegine Maria nel Santuario delle "Solca", così avrei desiderato invitarla come Pellegrina per visitare le nostre Comunità parrocchiali, per trattenerci un giorno con Lei, per lodarla e ringraziarla per la sua materna protezione su di noi. Questo si sarebbe attuato durante il mese di settembre. Purtroppo ci sono state diverse opinioni per scegliere l'immagine della Madonna "particolare" che veneriamo nelle nostre chiese parrocchiali. Qualcuno ha domandato: "Quale "Madonna" scegliamo? Noi abbiamo la nostra "Madonna". Possiamo pregare la "Madonna che abbiamo nella "nostra Chiesa". Da una parte ci rendiamo conto che con tante Immagini della nostra Cara Vergine Maria, a volte non sappiamo quale "Madonna" invocare perché venga in aiuto dei nostri bisogni. Ma la "Madonna delle Solca" era l'immagine più venerata ed era stata scelta come Patrona della Comunità civile, dopo che è stata visitata da tante mamme dei militari che si trovavano a combattere durante la II Guerra Mondiale, per invocare la sua protezione sui propri figli.

Abbiamo questa preziosa e cara immagine con il titolo della "Madonna della Consolazione, ma solo poche persone possono inginocchiarsi davanti a Lei e con devozione recitare una "Ave Maria", perché è preferibile custodirla gelosamente in segreto come un tesoro molto prezioso. "A che serve un tesoro, se non possiamo nemmeno vederlo e contemplarlo con ammirazione? Sarebbe come non avere niente!!!



Pescaglia 15 / 10 / 2013

lunedì 14 gennaio 2013

ATTENZIONE ALLE "CURVE"!!



  Da diversi anni, da quando facevo il camionista e durante i viaggi in macchina avevo osservato che lungo la strada vedevo cappelle che mostravano una immagine della SS. Vergine Maria, circondata da mazzi di fiori lasciati lì, forse come un'offerta per qualche “grazia ricevuta”. Alcune erano molto ben costruite e adornate, come se fossero tanti piccoli altari con diverse candeline accese. A volte anch’io mi sono fermato e ho pregato. Recitando un’”Ave Maria” ho invocato la sua materna protezione su di me e sulle persone che si trovano tutti i giorni sulle strade durante il loro lavoro, perché possano tornare alle loro case e riabbracciare mogli e figli.Io penso però che ci deve essere uno scopo per cui sono nate tante di queste, così dette “Cappelline” in varie località. Sinceramente qualche persona è passata per quella strada una volta, due volte: automobilista e camionisti, e hanno avuto qualche “visione divina” che li ha salvati da un pericoloso incidente stradale.Mi sembra abbastanza chiaro affermare questo, perché le “Cappelline” si incontrano sempre sulle strade di montagna, dietro una curva, che possiamo chiamare pericolosa, quasi come un segnale di pericolo. Uno sta percorrendo una strada, in mezzo al verde del “bosco”, osservando il paesaggio sottostante che via via si scopre fra una siepe e l’altra, ed ecco una curva ci fa improvvisamente guardare la strada. Ma alle volte qualcuno non ce l’ha fatta ed ecco una frenata improvvisa,ma inutile!
Quel poveraccio è caduto in una fossa, o peggio in un dirupo. Sicuramente in quel momento ognuno guarda verso il cielo e.. “Chi cerchiamo per primo?.. “La Madonna!!! È naturale...È istintivo... Così qualcuno si è ricordato di essere stato “miracolato”, è ritornato sul posto e ha collocato sul tronco di un piccolo albero unì immagine della “Madonna che crede lo abbia salvato, e un mazzo di fiori, certamente con una preghiera di ringraziamento. Così in diversi luoghi ora troviamo molte “Cappelline” che ci richiamano alla prudenza, come una mamma che ci fa la sua raccomandazione nel momento che partiamo per fare una bella “gita”..! Anche sulla strada provinciale di Pescaglia si trova una “Cappellina” ma questa è dedicata a “Gesù crocifisso”. È l’unica che io conosco. Può darsi che questa località era già chiamata così, per cui era logico che ci sia stata costruita una “cappellina” con il “Crocifisso”. Fino qui tutto bene.. Ma dopo diversi anni quel “Cristo” in croce ha perduto un braccio, anche se era “inchiodato” alla croce. Può darsi che avesse bisogno di essere curato e riparato da un “ortopedico”.La cosa non è stata chiara,Il braccio gli è stato tolto sì, ma non per “curarlo e attaccarlo di nuovo al corpo del “Cristo”, perché è stato trovato per terra abbandonato. Dopo una “operazione” per unirlo al crocifisso, coloro che erano soliti volgere lo sguardo verso il Crocifisso, si sono rallegrati e anche commossi da un sentimento di pietà. ma non è finita ancora la storia, perché questa volta il braccio è stato staccato ed è sparito.Chissà dove sia andato a finire.
Questa volta qualcuno se l’è portato via, forse per avere una reliquia da conservare nella propria casa come una protezione benedetta.  quasi 2 anni sembra che misteriosamente sia stato rinvenuto, si dice, a Firenze! Meno male che ancora era possibile attaccarlo di nuovo!! Così, grazie a persone di buona volontà, che con fede e devozione hanno restaurato il “Crocifisso”. Speriamo che tutti coloro che passeranno per quella strada siano accompagnati dalla sua divina benedizione e non dal desiderio di portarsi a casa qualche pezzo del suo corpo come una reliquia...

Pieve S. Stefano 15 Gennaio 2013