lunedì 29 novembre 2010

LUCCHESI A RIO BRANCO

Dopo circa 12 anni, due amici carissimi hanno avuto la gioia di ritornare a Rio Branco, per visitare e riabbracciare le persone che li avevano accolti con una generosa ospitalità. Piergiorgio Bianchi (detto "Pierino"), dopo il tragico incidente accaduto al figlio Lorenzo 8 anni fa'. Non aveva potuto avere un' altra opportunità di ritornare a Rio Branco, perché impegnato insieme a sua moglie per assistere il proprio figlio ancora in coma da 8 anni. Approfittando di alcuni giorni più tranquilli per le condizioni di salute del figlio è partito, insieme al cugino Pietro Moratti di Campomolle, piccola frazione del Comune di Teor ( Udine), per ritornare a Rio Branco. In questi ultimi anni però alcuni amici di Don luigi, venuti per visitare l'Italia, hanno visitato la famiglia di Piero e Rosa. La presenza di queste persone, venute da Rio Branco, hanno portato a loro un ricordo e un poco di sollevo nella difficile situazione in cui si trovano. Nel ricordo della grande ospitalità che avevano ricevuto dagli amici brasiliani, hanno voluto ricambiare l'accoglienza ricevuta a Rio Branco, ospitandoli nella loro casa e accompagnandoli a visitare l'Italia: come Pisa, Venezia, Firenze, Roma e le montagne delle Alpi. Ecco che finalmente, il 14 ottobresonopartiti in aereo da Roma con destinazione Rio Branco. Ricordo ancora l'emozione che ho provato in aeroporto, quando sono apparsi alla mia vista! Non riuscivo a crederci.. Mi sembrava un sogno.. Non speravo più che potessero ritornare a trovarmi, prima di ritornare definitivamente in Lucca. È stata una grande soddisfazione : poter rivedere questi due amici a Rio Branco. Subito ho comunicato a tutti gli amici che erano stati ospitati da loro in Italia. Purtroppo la visita è durata pochi giorni, ma abbiamo organizzato incontri a Bujarì presso la la famiglia di Nicola e Nadir, dove è stato preparato un bel "churrasco". Lì tutti hanno salutato questi ospiti venuti dall'Italia. L'abbraccio fraterno ci ha ancor più stretti da una grande amicizia. Ciò che desiderava tanto Pierino era: poter gustare il buon sapore delle frutta tropicali appena colte dall'albero!... Così appena arrivato ha cominciato a mangiare banane, manga, papaia, ananàs ecc. Non era mai sazio!.. Ogni giorno, riusciva a mangiare anche 2-3 kg di frutta!... Durante alcuni giorni per visitare la Famiglia di Valmor e Helga a Campinas, abbiamo fatto un viaggio con il trattore dentro la sua colonia, raccogliendo qua e là banane e papaia. Pierino mangiava continuamente...Ancor non sappiamo dove le metteva tutte quelle frutta che mangiava..!! Nel frattempo a Placido abbiamo visitato altri amici conosciuti 12 anni fà: la famiglia di Nilza con il marito Neri e la figlia Maisa e la famiglia di Celma e il figlio Pedro Luca. Alla fine della settimana hanno trascorso gli ultimi giorni, prima di ripartire per l'Italia, a casa di Nicola e Nadir a Bujarì. Questa famiglia, da due mesi, era stata allietata dalla nascita della loro prima figlia "Nellie".Un giorno anche un altro lucchese che abita a Rio Branco dove si era sposato con Stella Cordovil ha accompagnato questi due amici a fare una visita nella città di Rio Branco. Non è mancato anche un viaggio missionario che io facevo per visitare le comunità della parrocchia di Porto Acre. Purtroppo non abbiamo potuto attrversare il fiume Acre per la mancanza di un traghetto che potesse trasportare la nostra camionetta"Toyota" all'altra riva. Ma la visita alla comunità religiosa delle suore "Pallotine"
ha rallegrato la giornata con la simpatica accoglienza che ci hanno fatto, invitandoci a pranzo. La domenica sera 24 di ottobre hanno partecipato alla messa di "addio"che Don Luigi ha celebrato nella nuova chiesa parrocchiale, per salutare tutte le persone della Parrocchia, dove aveva svolto il suo servizio pastorale per circa 5 anni, prima di ritornare definitivamente in Italia. Anche Pierino ha voluto salutare e ringraziare tutti alla fine della celebrazione per la simpatica accoglienza e per la fraterna amicizia che hanno dimostrato per Don Luigi, che stava per ritornare a "casa", suonando con l'armonica a bocca alcune canzoni brasiliane che aveva imparato la prima volta che era venuto a Rio Branco.

Bujarì 25 ottobre 2010