lunedì 17 settembre 2012

RICORDANDO I NOSTRI MORTI !

Passando di parrocchia in parrocchia celebro la messa alla domenica, nella Unità Pastorale di Pescaglia, e a volte nell'attesa della celebrazione della messa faccio, ogni tanto, una visita al cimitero parrocchiale per recitare una "Requiem aeterna" al Signore in suffragio dei nostri cari defunti. 
Ho notato con molta tristezza, entrando in alcuni Cimiteri, poca cura nel mantenere ordinato il terreno, il viale, intorno alle tombe: per non dire anche alcune tombe, da sembrare un Cimitero ormai abbandonato, quasi dimenticato nel tempo..! Non so quale può essere la causa di tutto questo. Una manutenzione per rendere i nostri cimiteri un poco più ordinati, da suscitare la volontà di entrare per fare una preghiera un suffragio dei nostri morti.
 Anche un fiore fresco potrebbe dare un aspetto di serenità e speranza! A me ha fatto un effetto contrario, da sentire sempre meno la volontà di entrare e nel silenzio fare una preghiera. Con questo io non voglio dire che sarebbe meglio che si visitasse più volte i cimiteri dove riposano i nostri cari defunti. Però mi  dà l'impressione che   le nostre Chiese Parrocchiali come i  Cimiteri, vadano ad essere, ogni anno, meno frequentate, per le tante preoccupazioni che ci assillano ogni giorno.
 E così anche questi vengono via via abbandonati all'incuria. Nel prossimo mese di Novembre ci prepariamo a celebrare la Memoria di tutti i nostri cari defunti.  Cominciamo ora a preoccuparci per celebrare questo "Rito" nel miglior modo e nel tempo esatto, come questo rendesse maggior onore ai nostri morti. Pertanto cominciamo a fare le dovute pulizie: lavare, ordinare, lucidare e adornare le tombe di nostri defunti con molta cura e con fiori più preziosi. Spesso lo facciamo, pensando di mostrare loro il nostro affetto , perché ci è rimasto solo questa maniera per gratificarli. O forse pensiamo che quello sia il solo modo di onorarli..
Io penso però che c'è un modo per rendere veramente omaggio ai nostri cari defunti: Ricordare il bene che ci hanno fatto, e il bene che ci hanno insegnato, testimoniato davanti a noi con la propria vita. E noi coscienti e riconoscenti continuare a operare nel bene per dare gloria di Dio e  il questo modo suffragare i nostri cari defunti.

Pieve S. Stefano 17 Settembre 2012 

sabato 15 settembre 2012

RITORNO DOPO 60 ANNI ! ! !


Un giorno mi trovavo a celebrare la festa di San Giovanni Battista in una piccola chiesetta in mezzo alla selva di castagni nella Parrocchia di Palagnana, ebbi la bella opportunità di ritrovare tante persone che avevo lasciate circa 48 anni fa', salutandole abbiamo rivissuto nel ricordo quegli anni in cui sono stato  parroco nel lontano 1961-64. nel simpatico incontro abbiamo brevemente raccontato le nostre avventure tristi e allegre della vita passata. Mi hanno domandato notizie dei sacerdoti che erano stati lassù prima di me. Dal Primo parroco nel 1950: Don Elio Matraia, poi don Samuele Tognarelli, quindi Don Vincenzo Marchi, infine don Ansano Gonnella. Sono state notizie buone e tristi, perché alcuni sacerdoti già erano passati da questa vita, e altri che ancora vivono con già tanti anni di sacerdozio "sulle spalle"Ricordando sempre i momenti passati insieme a questi "vecchi" parroci, non è mancato di raccontare anche dei momenti passati insieme in allegria e fraternità, come è costume in mezzo a questa gente della montagna con la sua spontanea sincerità che rapida disponibilità al dialogo. Tornando a casa mi è saltato in mente di fare una visita a uno dei vecchi sacerdoti che era stato parroco a Palagnana: Don Samuele Tognarelli, che ora si trova come Parroco di Sant'Alessio. Ci incontrammo, e con molta cordialità  ci salutammo. Subito gli dissi che ero stato a celebrare la Festa di S. Giovanni Battista a Palagnana e gli portai i saluti delle persone che ancora si ricordavano di lui. Egli fu molto emozionato al ricordo di quei tempi e delle persone che , anche lui bene ricordava, i nomi e la località della parrocchia in cui abitavano. Allora, mentre si continuava nella nostra conversazione, mi resi conto che avrebbe desiderato ritornare a fare una visita in quella parrocchia dopo circa 60 anno.
Gli domandai quando era disponibile a fare questa visita, poiché io sarei stato ben lieto di accompagnarlo. Egli concordò e dopo circa 10 giorni partimmo. Era una bellissima giornata di sole! L'aria fresca, che si cominciava a respirare man mano che si saliva verso le montagne, allargava i polmoni per rinfrescare il nostro corpo, dopo essere partiti dal caldo della città di Lucca. Non fu tanto semplice poter fare le visite che lui desiderava, perché tutti coloro che incontrava volevano parlare e domandare tante cose, com è di costume: quando si incontrano vecchi amici che non si vedevano da tanti anni.
Andammo fino in cima alla montagna presso una casa, per visitare una coppia di sposi  infermi. Fu molto commovente vedere questo vecchi sacerdote che riabbracciò questi due sposi! La visita si prolungò bastante tempo, che ci fu soltanto la possibilità di salutare altre due famiglie di cui una ci invitò a pranzo. In pomeriggio nel ritorno ci fermammo a celebrare a Messa nella chiesa parrocchiale di San Rocco, poiché stavano celebrando la novena in preparazione della festa de patrono per giorni 16 agosto. Dopo la celebrazione della messa non potemmo ritornare a Lucca senza avere accettato la cena che la  "Monica" ci a offerto alla sera.
 Nel viaggio di ritorno abbiamo commentato questa bellissima giornate che abbiamo passato. Quindi alla prima occasione possibile io sarò disponibile ad accompagnarlo di nuovo per fare altre visite ad altre famiglie che aveva conosciuto negli anni del suo servizio pastorale nella Parrocchia di Palagnana.

Pieve S. Stefano 15 Settembre 2012