venerdì 19 marzo 2010

RITORNO A RIO BRANCO....

Dopo 45 giorni di permanenza a Lucca sono ritornato a Rio Branco. Avevo previsto di passare un mese di vacanza a Lucca, per salutare e riabbracciare parenti e amici, ma ho dovuto ritardare di 15 giorni il mio ritorno, a causa di un problema di salute che ho riscontrato dopo un ultimo esame ecografico. Mi è stato consigliato un controllo di uno specialista, che visto il mio caso con una cistografia è intervenuti con una piccola chirurgia a laser, e mi ha autorizzato a ripartire, con l'impegno di fare questo controllo dopo 3 mesi. Allora, soddisfatto, però in ritardato di 15 giorni, sono ritornato a Rio Branco. Temevo di non arrivare in tempo per partecipare al campeggio del gruppo giovani della mia "vecchia" Parrocchia di Bujarì, come avevo loro promesso.Volevo salutare e riabbracciare quei giovani della parrocchia dove ero stato parroco per 4 anni. Nonostante il mio ritardo il 15 di febbraio sono arrivato al Campeggio e ho salutato tutto il gruppo con molto piacere e allegria. Partecipavano 56 giovani, la maggioranza adolescenti, molto animati e contenti di fare quella esperienza insieme nella "Casa deRetiro Daniele Carvalho", nel Ramal "Samauma(Campinas"). Terminato il campeggio il mercoledì seguente, ci siamo salutati per ritornare a casa. Io mi sono trattenuto ancora qualche ora presso la famiglia di Valmor e Helga, ho pranzato insieme a loro. Dopo un breve riposo sono ritornato nella Parrocchia di S. Lorenzo per celebrare l'inizio della Quaresima per celebrare la a messa delle "Ceneri" e così iniziare il cammino quaresimale in preparazione alla festa di Pasqua.Voglio sperare in questo tempo ogni uomo e donna si impegnino a rinnovare questo mondo e questa nostra società, minacciata da una nuova schiavitù, creata da grandi complessi economici che semina povertà, fame e morte fra i popoli deboli e inutili. La solidarietà, e la condivisione dei beni della terra, sono le strade per rinnovare questo nostro pianeta. La quaresima è un'occasione per aiutarci a realizzare questo progetto. Buona Pasqua a tutti coloro che leggeranno questo mio Blog.


Rio Branco 26 marzo 2010

sabato 13 marzo 2010

RITORNANDO DALLA MISSIONE

Come ogni anno, approfittando di un tempo di ferie, ritorno "a casa", per salutare, visitare e riabbracciare parenti e amici rimasti lontano per molto tempo. È sempre un momento di allegria e una occasione per raccontarci le avventure della nostra vita. A volte avventure tristi, a volte avventure piacevoli.Alcune persone che son ammalate, o che non ci sono più. Anche novità piacevoli: giovani che si sono sposati, nuovi figli e nipoti, venuti a rallegrare i propri genitori e i nonni, che si adoperano per accompagnarli nella loro infanzia con molto impegno e affetto. Dopo aver salutato i miei fratelli e parenti, sono andato a trovare alcune persone che aspettavano la mia visita. la prima persona che ho incontrato è stata Gabriella Nieri di Orbicciano, di cui conservo un grato ricordo per il suo generoso pensiero, durante la sua lunga infermità,a favore delle persone povere nella missione in cui ero andato, già da diversi anni. Animata da uno spirito di carità, chiamava tutti a raccogliere abiti e scarpe per inviarli con pacchi postali a Rio Branco per famiglie bisognose. Incontrare Gabriella per me è un momento di grande rispetto e devozione per la carità che è capace di testimoniare, nonostante le sue condizioni di salute. La seconda visita che mi stava molto a cuore, è stata incontrare "nonna Elda" a Lugliano. Essa, già novantenne, mi aspettava. L'ho incontrata molto animata e ansiosa di riabbracciarmi. Anche per lei conservo un grato ricordo per quello che mi ha dato nel tempo passato, quando passavo alcunigiorni di riposo nella sua casa. Essa mi ha considerato come suo figlio, preoccupandosi sempre delle mie necessità. Spero che la prossima volta possa ritornare a salutarla con un grande abbraccio. Il 30 di questo mese di gennaio 2010 ho avuto l'occasione di celebrare il "primo compleanno di Matteo Paolinelli, nuovo "pronipote". durante quella festa ho incontrato diversi parenti e amici, che hanno festeggiato questo bambini con i loro figli, e hanno dato un tono molto piacevole di allegria e di festa. O osservato alcuni che giocavano insieme, altri che si litigavano per lo stesso giocattolo. Ma in fondo erano tutti d'accordo nel dividersi il dolce del compleanno con la candelina accesa, facendo a gara chi avrebbe per primo spento la candelina. Non è mancato anche di incontrarmi con Marilene insieme al suo sposo Andro e il figlio Anderson, la mia prima "figlia adottiva" che conobbi nel lontano 1992. Infine prima di ritornare a Rio Brano e Nicola e Nadir a Bujarì, abbiamo concluso il nostro tempo di vacanza a Lucca: prima con un pranzo che ci è stato offerto dal nostro amico Roberto Giovannini e sua moglie Angela che sempre lo accompagna come l'angelo custode.infine abbiamo terminato con un pranzo di addio a Lucca con tutti i nostri amici più intimi. Ma quello che ci ha rallegrato molto è stata la visita dell'amico Pietro Moratti, che ci ha fatto una emozionante sorpresa, quando lo abbiamo visto arrivare da Udine per salutarci. Egli è stato molto generoso, poiché ci ha offerto ospitalità e ci ha accompagnati a visitare quelle bellissime montagne delle Alpi insieme brasiliani, che erano venuti da Rio Branco. La sua presenza ci ha fatto molto piacere e non mancheremo di tornare a trovarlo.


Rio Branco 13 marzo 2010

lunedì 1 marzo 2010

DAL CALDO ALLA NEVE!


Sono passati molti anni, da quando mi trovavo in mezzo alla neve durante l'inverno. Quando sono partito missionario in Acre nella diocesi di Rio Branco, ho lasciato la terra d'Italia con le sue caratteristiche, i suoi paesaggi, le sue montagne, che all'arrivo del freddo d'inverno si coprivano di neve. Così ho perduto le molte occasioni che avevo per andare a fare delle lunghe passeggiate,in mezzo alle montagne vicino Lucca. Lassù ritrovavo, nella mia solitudine, il clima di silenzio che mi accompagnava nelle mie meditazioni, contemplando il paesaggio che appariva ai miei occhi. Trovandomi a Rio Branco, posso solo sognare a causa della grande distanza in cui si trovano. Ogni anno ritornavo a Lucca nella primavera, per un periodo di vacanza. Ma soprattutto per risentire nei miei polmoni l'aria fresca della campagna e delle montagne che mi rianimava il corpo e lo spirito! Dopo quasi 8 anni che non ritornavo nel periodo invernale, ho deciso di ritornare nel mese di gennaio, poiché alcune persone, che abitano nella parrocchia che accompagno con il mio servizio pastorale, avevano programmato di passare 2 mesi in Italia in questo periodo. Allora anch'io ho accettato l'invito per stare in compagnia con loro alcuni giorni. Prima delle feste natalizie desideravo che almeno sulle montagne cadesse la neve, come è solito fare l'inverno in questo periodo. in alcuni anni accade che la neve non si vede, se non in cima alle alte montagne delle Alpi o dell'Appennino. Quest'anno però, non è stato così. Una nevicata abbondante, ha imbiancato da cima a fondo tutta la penisola italiana, insieme a tutta l'Europa. Ha provocato molti disagi al traffico aereo e sulle autostrade. Io cominciavo ad essere preoccupato, perché dovevo arrivare a Lucca alla fine dell'anno 2009. Al tempo stesso ero contento di poter incontrare la neve , che da diversi anni non incontravo. Sono arrivato a Milano. Subito ho provato l'impatto con la neve!! Ero partito 24 ore prima da Rio Branco con +40 gradi e sono arrivato a Milano con la temperatura di 6 gradi sotto zero. Fuori dell'Aeroporto aspettavo mio fratello che era venuto a prendermi, circondato da ghiaccio e neve. Avevo freddo , ma ero contento di essermi tolto di dosso quella cappa di calore che sopportavo da due mesi. Ne giorni successivi sono uscito di casa per fare una lunga passeggiata, mi sembrava di essere più leggero, riempivo i miei polmoni di ossigeno puro che mi rianimava tanto che sentivo un gran piacere. Un giorno volli accompagnare alcuni amici che erano partiti da Rio Branco, verso quella montagna dove spesso andavo, quando abitavo nella parrocchia di Monsagrati: a Matanna. Volevo tornare a trovare la famiglia di amici che sempre mi hanno accolto con grande generosità. Il cammino non era facile. La strada, man mano che saliva, diventava più bianca, la neve cresceva sempre di più, il ghiaccio cominciava a fare slittare le gomme della macchina. Ma io volevo arrivare! Con la macchina, o a piedi! Piano piano sono riuscito ad arrivare fino in cima dove ho parcheggiato in mezzo a un campo di neve gelata. Tutto intorno era bianco, gli abeti imbiancati dalla neve sembravano tanti alberi di Natale. La bellezza del paesaggio era incantevole. io mi sono messo a fare delle foto, mentre questi amici giocavano con la neve, si tiravano l'un l'altro palle di neve. A volte si sdraiavano sulla neve come fosse un grande materasso. Incontrare la neve è stato per me molto piacevole, perché mi ha ricordato quei vecchi tempi in cui fu parroco in questa parrocchia di Palagnana, quando ero novello sacerdote negli anni 1961-1964. Anche per questi miei amici la neve è stata un esperienza tutta nuova, poiché mai avevano pensato che la neve fosse così! "E così gelata!" Siamo stati invitati a pranzo che quella famiglia ci ha offerto, ci siamo scaldati al fuoco de caminetto, per allontanare quel freddo che avevamo accumulato, mentre si passeggiava in mezzo alla neve. Ringraziando della gentile ospitalità ci siamo incamminati sulla strada del ritorno, facendo bene attenzione di non scivolare sul ghiaccio che poteva tradire la nostra sicurezza.


Lucca 10 gennaio 2010