martedì 28 dicembre 2010

DALL'ACRE ALL'ITALIA

Dopo avercipato all'Incontro mondiale della gioventù a Colonia nell'Agosto del 2005, Edney Santiago Batalha ha portato con sé fino a Bujarì un vivo ricordo di tutto quello che ha conosciuto e le persone che ha incontrato. Tornando a casa egli con molta nostalgia per tutto quello che aveva lasciato durante quel mese di agosto, con una certa tristezza riabbracciò la sua sposa Angelina con la figlia Júlia di appena 6 mesi. Avrebbe voluto condividere con lei quei bellissimi giorni trascorsi in in Italia e a Colonia (Germania), purtroppo solo lui ha potuto fare questo speciale viaggio. Finalmente stava per realizzare il suo sogno: Tornare in Italia con tutta la sua famiglia!!! Allora, preparato il viaggio, partì da Bujari per dirigersi verso l'aeroportodi Rio Branco. Si imbarcò per ritornare in Italia insieme con la sua famiglia. Anche Don Luigi aveva deciso di ritornare in Italia definitivamente, dopo alcuni anni di vita missionaria.Si associò con Edney e arrivarono insieme in Italia per visitare luoghi e persone che aveva conosciuto durante il mese di Agosto del 2005, e riabbracciare le persone che lo avevano ospitato, per ringraziarle insieme alla sua sposa Angelina. Hanno cominciato per prima cosa con la visita alla"Torre" di Pisa, che aveva lasciato nel suo pensiero una immagine di fantascienza! Una Torrependente così obliqua da sembrare cadere da un momento all'altro, ma no cade mai giù da diversisecoli!... Il bellissimo pratoverde che circonda la"Torre" con la Cattedrale, chiamata "Piazza dei miracoli",ha fatto da cornice per fare delle belle foto alla figlia Jùlia, mentre faceva delle belle capriole.Come seconda visita hanno fatto una lunga passeggiata sulle mura della città di Lucca, in mezzo agli alberi di tiglio che mostravano dei bellissimi colori variopinti dell'autunno. Con la visita alla cattedrale di S. Martino e la chiesa di S. Michele Arcangelo hanno concluso la breve visita della città di Lucca. Dopo alcuni giorni, Don Luigi ha accompagnato questi visitatori al mare! Molto atteso questo momento perchémai avevano visto il mare.Hanno trascorso un giorno intero sulla spiaggia presso Torre del Lago. Appena è apparso il mare, Angelina e Jùlia, molto emozionate hanno ammirato quelle onde spumeggianti che si rincorrevano l'una dietro all'altra, fino alla spiaggia asciutta davanti ai loro piedi. Subito, anche se il clima freddo di ottobre non permetteva di fare un bagno, per ricevere così il battesimo del mare, si sono toltele scarpe e le calze. Così, con i pantaloni al di sopra dei ginocchi, hanno cominciato a giocare con le onde che arrivavano sulla spiaggia immergendosi nelle acque del mare senza sentire il freddo che stava gelando i loro piedi. Hanno anche approfittato di fare una visita al parroco, Don Graziano, già missionario a Rio Branco negli anni passati, prima dell'anno 2000, il quale li ha invitato tutti a pranzo. Nel pomeriggio hanno fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia, per contemplare il colore del sole che tramontava immergendosi nelle acque rosse del mare. Non è stato difficile passare dal mare alle montagne, sempre vicino a Lucca. Sono ritornati dal mare a casa di Mario e Oliva, ospiti durante questa permanenza in Italia. Quindi senza perdere tempo, al risvegli del mattino seguente illuminato di uno splendido sole, sempre accompagnati da Don Luigi, hanno preso la strada della montagna. Piano piano percorrendo una strada tortuosa sono arrivati al monte di "Matanna". Era un luogo che Edney desiderava farlo conoscere alla sua sposa Angelina. Come sempre, tutti sanno che, per ammirare le montagne, bisogna conquistarle. Allora sono partiti piano piano a piedi su per i sentieri di terra e pietre, per arrivare in cima, dove si poteva ammirare dall'alto le valli sottostanti, che si perdono al nostro sguardo, confondendosi con l'azzurro del cielo e con la nebbia del mare della Versilia.

LUCCA 31 / 12 / 2010

lunedì 20 dicembre 2010

RITORNO A LUCCA....

Durante i mesi estivi di questo anno 2010, continuando a fare il mio servizio per celebrare nella Parrocchia di San Lorenzo della "Vila do V, e nella parrocchia di "Nossa Senhora de Nazaré", della diocesi di Rio Branco, dove sono parroci: Don Raimundo e Don Miranda, mi preparavo per fare il mio ritorno definitivo a Lucca. In questo tempo cominciai a raccogliere e riunire tutte le mie cose personali, per riportarle con me a "casa". Dopo aver salutato le dueComunità parrocchiali dove avevo trascorso l'ultimo anno e infine la Comunità parrocchiale di Bujari a cui mi ero molto affezionato, mi sono diretto verso l'aeroporto di Rio Branco per imbarcarmi per Pisa, con il carissimo amico Edney Batalha, insieme alla sua sposa e sua figlia. Egli ha voluto accompagnarmi nel mio ritorno, per ritornare a far vedere, alla sua sposa Angelina, i luoghi che aveva conosciuto in Italia e in Germania, e per farla partecipe della bella accoglienza ricevuta durante l'incontro Mondiale della Gioventù a Kolonia, insieme ad altri 4 brasiliani di Rio Branco(Acre ). Così siamo arrivati in aereo a Pisa provenienti da Parigi. Anch'io sono stato molto felice di trascorre alcune settimane in loro compagnia. Nei giorni successivi ho accompagnato questa famiglia di amici a visitare luoghi e città più conosciute dell'Italia e a riabbracciare molte persone che avevano offerto una grande ospitalità, nel trascorso Agosto del 2010. Negli ultimi giorni prima di riprendere l'aereo a Roma per ritornare a Rio Branco, li ho accompagnati a visitare Roma, essendo ospiti per due giorni Nella parrocchia di Santa Edth insieme a Padre Gabriele. Ritornando a Lucca mi sono messo a disposizione del mio Vescovo Mons. Castellani, che mi ha chiesto di cominciare il mio servizio pastorale nella Unità pastorale di Pescaclia, formata da 7 parrocchie, la quale in questo periodo è priva di un sacerdote. Così ogni settimana faccio una visita in tre parrocchie celebrando la messa festiva, visitando gli infermi e seguendo la catechesi, sotto la direzione del parroco Don Cipriano. Intanto mi sono messo a preparare una abitazione dove presto dovrei andare ad abitare nel mese Gennaio del prossimo anno 2011.

Lucca 20 dicembre 2010

venerdì 17 dicembre 2010

ADDIO ALLA MISSIONE!!!

Nell'anno1989 mi trovavo come parroco a Monsagrati, una piccola parrocchia della Diocesi di Lucca.Nel mese di ottobre, il mese missionario, invitai Don Graziano, missionario in Brasile, per parlare a un gruppo di giovani sulle missioni. Dopo aver fatto conoscere la realtà missionaria dell'Acre, dove lui si trovava da alcuni anni, volli avere maggiori informazioni, poiché avevo in mente di andare anch'io in Missione. Avevo il desiderio di offrire alcuni anni della mia vita per la Diocesi di Rio Branco, molto carente di sacerdoti, essendo una Diocesi giovane, per la fuga dalla foresta a causa della distruzione delle piante per realizzare grandi pascoli. Così, nel mese di Agosto dell'anno 1990, per la prima volta, feci una visita di 25 giorni alla missione dove lavoravano come missionari: Padre Massimo Lombardi, Padre Graziano Raschioni,Padre Gabriele Camagni e padre Luigi Pieretti. Dopo aver seguito questi missionari nei loro impegni e servizi pastorali, decisi di andare in missione anch'io. Allora nel 1992 decisi di partire per Rio Branco. Passavo circa 3 mesi ogni anno.Stavo a disposizione del vescovo Dom Moacir Grechi che mi mandava nelleparrocchie dove c'era maggior necessità di fare un servizio. Cosicché ebbi l'opportunità di conoscere quasi tutte le parrocchie della Diocesi. Arrivato all'anno 2000, non mi sentivo abbastanza soddisfatto di passare solo 3 mesi di ogni anno. La volontà era di rimanere più tempo. Però il clima molto caldo e umido che avevo incontrato ogni anno che andavo a Rio Branco, mi lasciava un poco perplesso, per rimanere continuamente per alcuni anni.Nonostante questo incomodo decisi... Lasciai la Parrocchia di Monsagrati e partii alla volta di RioBranco. All'inizio fu molto difficile adattarmi al clima e alla Zona che mi fu affidata. Era una Area rurale e foresta, divisa in due parti, molto vasta, di circa 50 km. : "Transacreana" e "Bujari". Potremmo chiamare queste Zone: 2 Parrocchie che comprendevano circa 25 comunità ciascuna, raggiungibili solo con strade di terra e argilla. Dopo circa 3 anni fui liberato della "Transacreana" dove un altro sacerdote missionario fu inviato da Vescovo di Rio Branco. Io fui molto felice, perché avevo maggior tempo per visitare le Comunità dell'Area di Bujari. Questa seconda comunità avevano un Centro che era anche la sede di Municipio, nato da 15 anni, dove abitavano circa 4.000 persone. Anche la piccola chiesa della Comunità cominciava ad essere insufficiente a raccogliere tutte le persone che partecipavano alla celebrazione del Giorno del Signore. Era necessario costruire una chiesa più grande e ultimare il centro parrocchiale che si riduceva a due stanze di legno con una segreteria e una cucina in muratura, per preparare da mangiare per tutti i "Lider" delle Comunità dell'interiore, quando partecipavano all'incontro di formazione ogni mese dell'anno. Il desiderio di poter arrivare a creare una nuova Parrocchia era tanto grande, che cominciai a ultimare il centro parrocchiale, completandolo con il salone, che doveva servire per i grandi incontri comunitari. Arrivò in questo tempo anche la comunicazione da parte del Vescovo di Rio Branco che nel prossimo anno 2006 avrebbe creata in Bujari una Nuova parrocchia. Grande festa, molta allegria da parte di tutta la Comunità ne giorno della creazione della parrocchia nella festa del Patrono:"San Giovanni Battista". Fu celebrata la messa nel salone parrocchiale, e la cerimonia della consegna simbolica delle chiavi della chiesa parrocchiale di Bujari. Io fui molto emozionato, perché era la prima volta che mi trovavo in questo avvenimento diocesano. Nello stesso momento cominciammo a demolire la piccola chiesa, che era anche pericolante, per costruire le fondamenta della nuova chiesa parrocchiale. Molti sacrifici ho fatto insieme alla comunità parrocchiale. Era un "Sogno"! Una soddisfazione grande per me, alla vigilia dei miei 50 anni di sacerdozio, poter inaugurare la Nuova chiesa parrocchiale con la celebrazione della Messa! Ma non mi è stato possibile..! Il Vescovo di Rio Branco , forse non soddisfatto del mio servizio pastorale svolto, mi fece lasciare la Parrocchia, per trasferirmi a "Porto Acre" e a "Vila do "V". due parrocchie distanti da Rio Branco circa 60 km. A questo punto svanirono tutti i miei sogni! Tristemente me ne andai là! Mi trovai molto a disagio per la mancanza di un alloggio per restare qualche giorno fra la gente della nuova parrocchia, cosicché pensai di dare l'addio alla missione, pensando alle mie condizioni di salute e ai rischi che potevo correre nei lunghi viaggi alla notte per rientrare a casa.Però prima di ritornare a Lucca ha voluto salutare la Comunità parrocchiale di Bujari, Il 24 ottobre, celebrai la messa nella Nuova chiesa parrocchiale, prima di imbarcarmi per ritornare a Lucca. Ancora conservo viva la memoria degli abbracci che gli amici di Bujari mi hanno dato, insieme a una canzone a me molto cara suonata dal amico Piero con la "Armonica a bocca." Ringrazio, specialmente due famiglie che mi hanno dato la possibilità di passare alcuni giorni sereni in loro compagnia durante questo ultimo anno di missione a Rio Branco.