mercoledì 18 febbraio 2009

Passeggiata in campagna

Dopo la bellissima e emozionante avventura in canoa nel Rio "Antimarì" La nostra amica Cristiane Paolinelli, venuta a visitare l'Acre, non poteva ritornare via senza conoscere la campagna. Io l'ho accompagnata a visitare una famiglia di agricoltori, per conoscere meglio la vita della campagna, dove lavorano e coltivano nelle loro piccole proprietà di terra. È necessario passare qualche giorno con loro, per conoscere il lavoro e i prodotti che raccolgono. In questa Zona dell'Acre ci sono grandissime "Fazendas" che allevano bovini e occupano ail 70% del territorio di questo Stato. Ci sono anche famiglie che possiedono piccoli appezzamenti di terreno,dove lavorano per sostenere la loro famiglia. La famiglia che abbiamo visitata è formata da 4 persone: il papà Valmor, la mamma Helga, la figlia maggiore Aline e l'altra minore Adriane. Valmor si dedica tutto il giorno al lavoro della campagna, preparando il pasto per le vacche e seminando erba nuova per arricchire il terreno di alimento per i bovini. Helga da 20 anni è maestra nella piccola scuola per alfabetizzare i ragazzi nei primi 4 anni di scuola elementare.Le figlie con la mamma aiutano, nei momenti di più necessità, il babbo nel lavoro della campagna. Già da diversi anni il papà si dedica solo all'allevamento di bovini, abbandonando il lavoro di semina e di raccolta del riso, dei fagioli e del mais, che sono i principali prodotti della zona, perché il clima caldo e umido non permetteva di poter lavorare tutto il giorno nel campo. Però non lascia di mantenere le piante di molte frutta che sono raccolte per fare degli ottimi succhi, che non mancano mai sulla tavola al momento del pranzo. non sono mancati momenti per fare delle passeggiate in mezzo ai ampi verdi dove le vacche curiose ci guardavano sospettose. Anche qualche tuffo nelle acque dei piccoli laghi artificiali per dare da bere ai bovini,  intanto approfittavano di un poco di refrigerio in questi caldi giorni di sole.  Questa famiglia è molto accogliente e dà ospitalità a tutti gli amici che desiderano passare qualche tempo in loro compagnia. Molte persone che sono venute dall'Italia e da Lucca per visitare l'Acre, sono state ospiti di questa famiglia. Nessuno si dimentica della loro generosa accoglienza. Tornado, ciascuno a casa, porta con sé un ricordo bellissimo dei giorni trascorsi in loro compagnia. Anche la nostra amica Cristiane se ne ritorna a casa, felice di avere conosciuto questa simpatica famiglia. Ora tutti vorrebbero ricambiare questa accoglienza, se qualcuno di questa famiglia potesse tornare a visitare l'Italia per essere ricambiato di tutto quello che ha offerto a quelli che sono stati ospiti  della sua famiglia. 

Rio Branco 16 febbraio 2009
Passeggita nella campagna

domenica 15 febbraio 2009

ADDIO BUJARÌ!!!

Da 7 anni dal mio arrivo a Rio Branco nel settembre dell'anno 2002, faccio il mio servizio pastorale nella Diocesi di Rio Branco. Mi fu assegnato il compito di accompagnare le Comunità di due grandi aree della periferia della diocesi: ciascuna composta da

 20 e 30 Comunità. Alla fine dell'anno 2005, fui chiamato a fare solo il

 mio servizio pastorale nell'Area rurale e foresta della Comunità di Bujari . Io fui molto contento di essere sgravato da un servizio molto pesante, perché la visita alle varie Comunità 

mi costringeva continuamente a percorrere strade di terra e di fango, compromettendo la mia resistenza  fisica, anche se ero già abituato per l'esperienza di camionista negli anno passati.  Cominciando ad accompagnare la Comunità di San Giovanni Battista di Bujari, cercai di realizzare vari progetti per creare il centro parrocchiale, la segreteria, e due stanze per la mia abitazione. Così piano piano,si portò a compimento la costruzione del Centro parrocchiale. Ma la chiesa cominciava ad essere molto piccola perché la popolazione aumentava rapidamente di giorno in giorno. Era una piccola chiesetta costruita 30 anni fa'.  Era vecchia e  aveva molto bisogno di essere ristrutturata, perché era in pericolo di crollare. Allora cominciai a pensare di costruire la nuova chiesa parrocchiale. Era un sogno ! Ma nella mia mente volevo in tutti i modi realizzarlo. Quando fui ricoverato in ospedale a Rio Branco per una dolorosa “artrite reumatoide”, che per 23 giorni mi fece molto soffrire. Durante una delle notti insonni per il dolore, sognai che ero ritornato a Bujari e entrai nella nuova Chiesa, tutta perfettamente costruita, per celebrare la messa. Sì! Fu un sogno!  Ma io volevo che quel sogno tornasse realtà. Per questo che mi impegnai

 economicamente con un mio contributo personale alle spese per la realizzazione della Chiesa. Nel frattempo il vescovo di Rio Branco volle che questa Comunità di Bujarì diventasse parrocchia. Così nell'occasione della celebrazione della festa del PatronoSan Giovanni Battista” il 24 giugno del 2006  Dom Joaquin la  proclamò Parrocchia, con una solenne celebrazione,  fui  nominato il primo parroco di questa nuova parrocchia e mi consegnò simbolicamente  la "Chiave della chiesa". E ora .!? Arrivato all'anno 2008 il Vescovo mi ordinò di lasciare la parrocchia, per assumere un altro servizio. Quando mi ordinò di fare il mio servizio

 nella Zona Tansacreana insieme alla Zona di “Porto Acre”, mi sentii perso e preoccupato per questo nuovo servizio per me e per la mia età molto difficile. Non avrei avuto la forza di farlo per le grandi distanze e per le difficoltà delle strade di terra e fango. In quei giorni, riflettendo a lungo e passando anche diverse notti a pensare quale decisione prendere. In un primo momento decisi di ritornare a Lucca definitivamente. Ma io  volevo terminare questo mio servizio missionario alla fine del 2010 per ritornare a Lucca e celebrare il 50° anniversario della mia ordinazione sacerdotale nella piccola chiesa della parrocchia , dove sono nato, dove sono stato battezzato, dove ho fatto la mia prima comunione e dove ho celebrato  la mia prima 

 Messa il 29 giugno 1961.  Dopo alcune settimane fui chiamato a prestare il mio servizio solo nelle due parrocchie di “Porto Acre” e “V” dove due Diaconi permanenti accompagnano le comunità delle 2 parrocchie. In quel momento ho pensato di tentare questa nuova esperienza.  Perché tutto è nuovo: ambiente nuovo, persone nuove, Parrocchie e Comunità nuove. Non è facile per la mia età dover ricominciare tutto da capo. Mi da una grande preoccupazione e al pensiero mi sento un poco perso!  Dire “Addio a 

Bujarì” non è stata una cosa facile, dopo 3 anni che abitavo in quella parrocchia, dove ora cominciavo a conoscere tutti. Fui investito di una profonda tristezza al pensiero di dover abbandonare questa “Comunità”, dove avevo trovato un luogo tranquillo, circondato da amici e gente molto accogliente e disponibile a una generosa ospitalità. E la “Chiesa parrocchiale?”Tutti i giorni guardavo quella chiesa in costruzione, pensando : “Quando si potrà terminare?

”Nella metà dell'anno 2008 siamo stati costretti a fermare il lavoro per mancanza di denaro. I fondi erano esauriti! Si pensava di completare la costruzione del prossimo anno 2009. Ma ahimè! Tutto quello che era un sogno svanisce nel mio pensiero. Nel mese di gennaio di questo anno ho dovuto togliere tutto quello che avevo comprato per ammobiliare le mie 2 stanze. Ho regalato un poco' qua e un là agli amici quello di cui potessero aver bisogno. Ora sono ritornato ad abitare nella casa Parrocchiale a Rio Branco, insieme a Padre Massimo Lombardi e Padre Luigi Pieretti,  Missionari di Lucca che fanno il servizio pastorale insieme a me nella Diocesi di Rio Branco.  Poiché nelle 2 nuove Parrocchie non c'è una casa dove abitare , tutte le settimane devo partire da Rio branco e percorrere 45-60 km. per visitare e celebrare nelle comunità delle 2 parrocchie. Questo cambiamento, ha provocato molta fatica fisica e morale, perché mi ero ben ambientato

 e ero contento di fare il mio lavoro in quella Parrocchia, anche se spesso nel periodo delle piogge ero costretto camminare a piedi per 3 -4 km. per visitare le comunità della Zona rurale, comprese  le comunità lungo il “Rio Antimarì” navigando per 3-5 ore di canoa. Spero di potermi abituare in questa esperienza nuova e servire questa Chiesa di Rio Branco fino alla fine del prossimo anno 2010. Confido  nel  Signore  e chiedo coraggio, volontà e costanza per continuare a servirlo nei miei fratelli nella fede.  Voglio invocare la luce dello Spirito Santo, perché mi accompagni e  illumini il mio cammino. per questo ho confidato in Lui e sono certo che mi aiuterà.


Bujarì 08 febbraio 2009   


mercoledì 11 febbraio 2009

ULTIMO VIAGGIO!!

Ultimo viaggio nel Rio Antimari

Alla fine dell'anno 20008 stava per terminare il mio servizio nella Parrocchia di Bujarì, perchè il vescovo Dom Joaquin mi ha comandato di spostarmi e  di assumere un servizio in due parrocchie in località “VE” e “Porto Acre”.  Ho voluto fare l'ultima visita 

a una Comunità che si trova lungo il Rio Antimari. La comunità Santa Rita è stata quella che ho amato di più. Donna

 Rita da molti anni sta guidando la comunità con molto impegno, accompagnando il cammino di catechesi, specialmente ai genitori per il battesimo dei propri figli, per la prima comunione e la Cresima. È stimata e ascoltata in ogni momento che presiede il Culto alla domenica

  o insegna i canti per animare la liturgia. Ogni volta che arrivo nella sua comunità, si respira un clima di festa, già alla vigilia della mia visita, si riuniscono per salutarmi e darmi il

 “benvenuto”. Alla sera consumiamo la cena che la famiglia di Donna Rita ha preparato per tutti coloro che sono arrivati

 per la celebrazione della messa.. Allora sono partito alla mattina del 23 di gennaio insieme a due giovani della parrocchia, una suora  e una ragazza, nata in Brasile, che era venuta a fare una visita  a Rio 

Branco per conoscere questa città e per conoscere la foresta amazonica. È una mia “lontana” parente, discendente da una famiglia  lucchese emigrata in Brasile alla fine del 1800, proveniente dal paesino di Mastiano, vicino a Ponte a Moriano (Lucca) e si chiama Cristiane Paolinelli. Porta lo stesso mio cognome, poiché  anche i miei bisnonni abitavano a nello stesso paese, prima di emigrare verso il paese di Castagnori in località “Paolinelli”.  Probabilmente le nostre famiglie nella seconda metà de 1800  abitavano nella stessa casa a Mastiano. Ecco che in questo viaggio ho voluto invitarla a fare questa bellissima esperienza in canoa selvaggia  e affascinante foresta Amazzonica. Sono andato a prenderla a Rio Branco dove era ospite della mamma dell'amica Marilene

, sposata a Lucca. Siamo partiti in macchina percorrendo circa 85 km. dove abbiamo incontrato

 il Rio Antimarì, dove la barca ci aspettava per accompagnarci fino alla comunità S.Rita dopo 4 ore di canoa. Durante il viaggio non sono mancate le sorprese... Ogni tanto si incontravano sopra le nostre teste alcune scimmiette che saltavano da un albero all'altro quasi che volassero,. Alcuni piccoli coccodrilli che se ne stavano al sole lungo la riva del fiume. Alcune tartarughe che si erano arrampicate su dei tronche d'albero che affioravano dall'acqua, si tuffavano 

rapidamente nell'acqua alla vista del nostro passaggio, abbiamo fatto una sosta a metà del cammino per incontrare alcune persone che avevano chiesto una visita del missionario, per creare una nuova Comunità.  Ci siamo intrattenuti brevemente per conoscere 

quante famigli vivono in quella Zona della foresta. Là vivono molte famiglie che da diversi anni non hanno incontrato il missionario e hanno chiesto il battesimo dei propri figli. Alle ore 2 del pomeriggio siamo arrivati presso la Comunità  ”S. Rita”. Abbiamo scaricato dalla barca i nostri bagagli e e ci siamo diretti verso la casa di Donna Rita che ci aveva preparato da mangiare. Abbiamo fatto un dormitina sulla amaca, quindi dopo cena abbiamo celebrato la Messa con tutta la comunità riunita.  Dopo la messa ci siamo preparati per dormire. Abbiamo agganciato le nostre amache e, nel silenzio della notte abbiamo cercato di prendere sonno. Al mattino seguente, dopo colazione, abbiamo preparato i nostri bagagli per riprendere il cammino di ritorno. Il tempo ci ha assistito con un

 clima primaverile e senza pioggia, poiché in questo periodo piove tutti i giorni! 

Abbiamo passa

to due giorni bellissimi che mi hanno aiutato a rilassarmi dal pensiero di dover lasciare la Parrocchia di Bujarì e di non poter prossimamente ritornare a visitare e celebrare la messa con quella comunità. Ci siamo salutati con un poco di tristezza. Ma ho la speranza che un giorno possa ritornare a fare una visita. Chissà? arrivati alla fine de viaggio in canoa abbiamo ripreso il viaggio in macchina . Ho accompagnato Cristiane e Elane a Rio Branco, contento di avere offerto questa occasione di fare questo viaggio in canoa, ma soprattutto conoscere e vivere dei momenti di confratenizzazione e amicizia per la generosa ospitalità che ci hanno offerto queste famiglie. Cristiane porterà con sé un grato ricordo per quanto a visto e vissuto durante questi due giorni nella foresta . 


Bujarì 08 / 02 / 2009