lunedì 1 ottobre 2012

50° DI SACERDOZIO -BUJARI - RIO BRANCO - ACRE

Don Luigi in Video: La celebrazione  del suo 50° anno di sacerdozio nella nuova chiesa parrocchiale di Bujari che ha fatto costruire  durante i 10 anni della sua missione in Acre a cui hanno partecipato quasi tutte le comunità della Zona rurale. Terminata la Messa è stato preparato per tutti i partecipanti un bel "churrasco!!! 
                           VIDEO... 


lunedì 17 settembre 2012

RICORDANDO I NOSTRI MORTI !

Passando di parrocchia in parrocchia celebro la messa alla domenica, nella Unità Pastorale di Pescaglia, e a volte nell'attesa della celebrazione della messa faccio, ogni tanto, una visita al cimitero parrocchiale per recitare una "Requiem aeterna" al Signore in suffragio dei nostri cari defunti. 
Ho notato con molta tristezza, entrando in alcuni Cimiteri, poca cura nel mantenere ordinato il terreno, il viale, intorno alle tombe: per non dire anche alcune tombe, da sembrare un Cimitero ormai abbandonato, quasi dimenticato nel tempo..! Non so quale può essere la causa di tutto questo. Una manutenzione per rendere i nostri cimiteri un poco più ordinati, da suscitare la volontà di entrare per fare una preghiera un suffragio dei nostri morti.
 Anche un fiore fresco potrebbe dare un aspetto di serenità e speranza! A me ha fatto un effetto contrario, da sentire sempre meno la volontà di entrare e nel silenzio fare una preghiera. Con questo io non voglio dire che sarebbe meglio che si visitasse più volte i cimiteri dove riposano i nostri cari defunti. Però mi  dà l'impressione che   le nostre Chiese Parrocchiali come i  Cimiteri, vadano ad essere, ogni anno, meno frequentate, per le tante preoccupazioni che ci assillano ogni giorno.
 E così anche questi vengono via via abbandonati all'incuria. Nel prossimo mese di Novembre ci prepariamo a celebrare la Memoria di tutti i nostri cari defunti.  Cominciamo ora a preoccuparci per celebrare questo "Rito" nel miglior modo e nel tempo esatto, come questo rendesse maggior onore ai nostri morti. Pertanto cominciamo a fare le dovute pulizie: lavare, ordinare, lucidare e adornare le tombe di nostri defunti con molta cura e con fiori più preziosi. Spesso lo facciamo, pensando di mostrare loro il nostro affetto , perché ci è rimasto solo questa maniera per gratificarli. O forse pensiamo che quello sia il solo modo di onorarli..
Io penso però che c'è un modo per rendere veramente omaggio ai nostri cari defunti: Ricordare il bene che ci hanno fatto, e il bene che ci hanno insegnato, testimoniato davanti a noi con la propria vita. E noi coscienti e riconoscenti continuare a operare nel bene per dare gloria di Dio e  il questo modo suffragare i nostri cari defunti.

Pieve S. Stefano 17 Settembre 2012 

sabato 15 settembre 2012

RITORNO DOPO 60 ANNI ! ! !


Un giorno mi trovavo a celebrare la festa di San Giovanni Battista in una piccola chiesetta in mezzo alla selva di castagni nella Parrocchia di Palagnana, ebbi la bella opportunità di ritrovare tante persone che avevo lasciate circa 48 anni fa', salutandole abbiamo rivissuto nel ricordo quegli anni in cui sono stato  parroco nel lontano 1961-64. nel simpatico incontro abbiamo brevemente raccontato le nostre avventure tristi e allegre della vita passata. Mi hanno domandato notizie dei sacerdoti che erano stati lassù prima di me. Dal Primo parroco nel 1950: Don Elio Matraia, poi don Samuele Tognarelli, quindi Don Vincenzo Marchi, infine don Ansano Gonnella. Sono state notizie buone e tristi, perché alcuni sacerdoti già erano passati da questa vita, e altri che ancora vivono con già tanti anni di sacerdozio "sulle spalle"Ricordando sempre i momenti passati insieme a questi "vecchi" parroci, non è mancato di raccontare anche dei momenti passati insieme in allegria e fraternità, come è costume in mezzo a questa gente della montagna con la sua spontanea sincerità che rapida disponibilità al dialogo. Tornando a casa mi è saltato in mente di fare una visita a uno dei vecchi sacerdoti che era stato parroco a Palagnana: Don Samuele Tognarelli, che ora si trova come Parroco di Sant'Alessio. Ci incontrammo, e con molta cordialità  ci salutammo. Subito gli dissi che ero stato a celebrare la Festa di S. Giovanni Battista a Palagnana e gli portai i saluti delle persone che ancora si ricordavano di lui. Egli fu molto emozionato al ricordo di quei tempi e delle persone che , anche lui bene ricordava, i nomi e la località della parrocchia in cui abitavano. Allora, mentre si continuava nella nostra conversazione, mi resi conto che avrebbe desiderato ritornare a fare una visita in quella parrocchia dopo circa 60 anno.
Gli domandai quando era disponibile a fare questa visita, poiché io sarei stato ben lieto di accompagnarlo. Egli concordò e dopo circa 10 giorni partimmo. Era una bellissima giornata di sole! L'aria fresca, che si cominciava a respirare man mano che si saliva verso le montagne, allargava i polmoni per rinfrescare il nostro corpo, dopo essere partiti dal caldo della città di Lucca. Non fu tanto semplice poter fare le visite che lui desiderava, perché tutti coloro che incontrava volevano parlare e domandare tante cose, com è di costume: quando si incontrano vecchi amici che non si vedevano da tanti anni.
Andammo fino in cima alla montagna presso una casa, per visitare una coppia di sposi  infermi. Fu molto commovente vedere questo vecchi sacerdote che riabbracciò questi due sposi! La visita si prolungò bastante tempo, che ci fu soltanto la possibilità di salutare altre due famiglie di cui una ci invitò a pranzo. In pomeriggio nel ritorno ci fermammo a celebrare a Messa nella chiesa parrocchiale di San Rocco, poiché stavano celebrando la novena in preparazione della festa de patrono per giorni 16 agosto. Dopo la celebrazione della messa non potemmo ritornare a Lucca senza avere accettato la cena che la  "Monica" ci a offerto alla sera.
 Nel viaggio di ritorno abbiamo commentato questa bellissima giornate che abbiamo passato. Quindi alla prima occasione possibile io sarò disponibile ad accompagnarlo di nuovo per fare altre visite ad altre famiglie che aveva conosciuto negli anni del suo servizio pastorale nella Parrocchia di Palagnana.

Pieve S. Stefano 15 Settembre 2012

martedì 26 giugno 2012

CAMPO ESTIVO "GUIDE CAMPAIANA

 Preparando i canti per il "Fuoco di Bivacco"..
RICORDANDO I CAMPI DELLE GUIDE!!!
Luglio 1970
Ritornando indietro con il tempo, fra tanti momenti vissuti insieme alla gioventù "scout" non posso ricordare esattamente tutti i luoghi in cui ho partecipato ai campi estivi. Ricordo questo campo riguardando le foto che ho ritrovato in tanti piccolo "album. Mi son messo a riunirle in un album un po' più grande, ma devo aver fatto un poco di confusione, mettendo insieme le foto di due campeggi a cui ho partecipato nel 1970, e anche nel 1971
Però ricordo che durante un Campo estivo di quegli anni, ile tende furono investito da un grande temporale di acqua, vento e grandine, che non lasciò nessuna tenda in "piedi". Solo la mia piccola  "canadese" rimase in "piedi"! Cosa che mi fece
molta impressione, perché era la prima volta che
montavo la tenda nella mia vita. Avevo pesato
Nei momenti di riposo  suonando
 la chitarra e cantando
durante quell'anno, di adattarmi a dormire in tenda per essere solidale con questo reparto di "Guide", perché pensavo di farmi sentire più vicino a loro per poter creare un dialogo più spontaneo e sincero. In generale ai sacerdoti "Assistenti" che partecipavano ai Campi estivi delle "Guide" e degli "Scuots" preparavano una modesta camera con una brandina presso qualche famiglia vicina al Campo. Io già dai primi anni della mia vita di sacerdote volevo essere solidale con le persone con cui condividevo qualche esperienza del genere. Ero giovane e provenendo dalla campagna, per la mia esperienza "contadina", non mi fu mai difficile adattarmi a  qualsiasi esperienza che incontravo. Così mi trovai soddisfatto ad essere "uno di loro". Anche perché
 in quella mia prima esperienza di tenda, il temporale
Cameriere pronte per in servizio a tavola..!!
che ho ricordato sopra, sfece tutte le tenne delle nostre "Guide, comprese quelle delle"Caporeparto". Solo la mia rimase in piedi e fu risparmiata. Io, con tanta meraviglia e sorpresa, feci loro capire che io ero stato più bravo di loro nel montare la mia tenda…! Ma fu solo una buona sorte, perché l'avevo montata in mezzo al bosco in un piccolo spazio circondato da un folto "bosco ceduo". Il vento non ebbe il potere di sollevare la mia tenda, perché era ben difesa e riparata dal vento. Ora io vorrei ora ricordare queste "Guide e scrivere i loro nomi  qui in questo mio "Blog", ma mi è impossibile  oggi nel 2012 a distanza di circa 42 anni. Molte di queste chissà dove saranno…! Le scelte della vita le avranno sparpagliate nelle direzione più strane, e più diverse
Don Luigi tenta di scalare le "Alpi" di Corfino
 Ogni tanto rivedo qualcuno e qualcuna di questi vecchi compagni dei nostri"Campi estivi di 40 anni fa'! Ricordo specialmente una "Squadriglia" di "Vecchie Guide", che mi fecero una sorpresa, quando il parroco di Monte S. Quirico, Don Cesare Carli, mi chiese di aiutarlo nella benedizione  delle famiglie nella sua parrocchia. Avvenne che io fui a fare questa visita alla Famiglia di "Susanna Innocenti" se non mi sbaglio. Mi trovai davanti a questa ragazzina, ormai cresciuta, laureata in medicina.  Mi fece un immenso piacere incontrarla di nuovo. Ci abbracciammo con grande allegria. Ma la cosa più emozionante fu un'altra! Dopo esserci accordati di incontrarci a casa mia a Monsagrati, preferii  andare a casa sua una sera per la cena per raccontare un poco le nostre avventure della vita.
Una se finalmente riuscimmo ad incontrarci. Entrai in casa, dopo aver bussato alla porta.  Ci salutammo con un grande abbraccio. Susanna mi accompagnò in sala per metterci a sedere.


Squadriglia di"cameriere" prima di servire a "tavola".
 Quando si aprì la porta mi trovai davanti quasi al completo una "Squadriglia delle vecchie "Guide" che avevo accompagnato per alcuni anni nella loro esperienza scout . Fui molto emozionato e sorpreso, perché non mi aspettavo di ritrovare queste ragazzine, ormai già cresciute, che si erano trovate d'accordo di venirmi a salutare tutte insieme a casa di Susanna. Con molto piacere le ringraziai per essersi ricordate di me. Ricordo solo qualche nome: Bianca, Luisa… Ma se qualcuna avrà l'occasione di leggere questo "Blog" sappia che le ricordo sempre e se vorranno incontrarmi, sono ora ritornato a Lucca dopo circa 10 anni dalla missione a Rio Branco (nello Stato dell'Acre- Nord  Brasile). Da alcuni mesi abito presso la chiesa parrocchiale della Pieve di S. Stefano. Mi farebbe molto piacere ricevere una vostra visita come quella volta a casa di Susanna Innocenti. Qui ho collocato alcune delle tante foto che conservo come ricordo di quella esperienza molto positiva per la gioventù che l'inglese "Baden Power inventò, tornando a Londra al termine delle sue attività militari nelle colonie inglesi in Asia e in Africa.Voglio infine salutare tutti coloro che si ricordano di me in quei tempi passati insieme durante queste attività della vita scout, con un grande  abbraccio
"Orso lavoratore" !!!!!…..

In cima alla montagna sotto la grande Croce


la nostra Luisa suonando la chitarra….

Squadriglia pronta per una recita nel
"Teatrino del Campo estivo….
















Pieve S. Stefano 26 Giugno 2012

lunedì 25 giugno 2012

VECCHI RICORDI da Carona (BG )

  ROUT" Carona  25 luglio - 03 Agosto 1968














Da molto tempo avevo il desiderio di riordinare le foto che avevo fatto durante gli anni della mia vita passata. U giorno mi sono deciso e ho messo mano a riunirle tutte in diversi "Album", perché le avevo sparse da per tutto in piccoli contenitori. Mentre guardavo queste foto, ritornavo indietro nel tempo. La prima esperienza che voglio raccontare insieme ad alcune foto delle persone che sono state con me l'ho fatta nella "Rout" con un gruppo di "Scolte" de Gruppo AGESCI di Lucca sulle Alpi di Bergamo nella valle "Brembana". Fu lì dove cominciai la mia esperienza di tenda. Una esperienza nuova..!  Una  esperienza abbastanza faticosa per me che non ero abituato a dormire sulla nuda terra solo con il sacco a pelo. In seguito. Abituato da quella esperienza fui in grado di partecipare a diversi momenti dell'anno con gli "Scouts" di Lucca come assistente religioso. Fui moto interessato che subito cercai di formare un piccolo gruppo di "Scouts" e "Guide" anche a Lugliano con l'aiuto di alcuni scouts che ricordo ancora : Aldo Barsocci e Memo Sonnefeld. Quanto vi racconto e con le foto vi mostro fu un campeggio itinerante: una "rout"dove tutti i giorni si camminava diverse ore per visitare ragazzi che attendevano le vacche nei pascoli alpini a servizio dei "mandriani che riunivano lassù le vacche di molti contadini della valle sottostante. Io raggiunsi il gruppo delle "Scolte" con la mia "500" che era accampato sopra questa cittadina a2.500 mt. di altezza al lato di una diga di uno dei tanti laghi che si trovavano nella valle che alimentavano una grande centrale idroelettrica di "Carona". Visitando diversi adolescenti che lavoravano per questi "mandriani", controllando che le vacche non andassero sui precipizi e cadere da alti dirupi anche di 50-100 metri di profondità. Questi ragazzi riuscivano a guadagnarsi alla fine dell'estate qualche capo di bestiame: una o due pecore, oppure una vitella, perché  non veniva dato a loro de denaro… Noi camminammo molto durante quella settimana: 5-6 ore al giorno, passando da una valle all'altra sempre a livello di 2.500 - 20.700 metri di altezza. A volte questi mandriani che si visitava ci invitavano a pranzo con molta semplicità e spontaneità a magiare polenta e formaggio. Quello era il solo piatto che potevano offrire. Può darsi che qualcuna delle ragazze che ora saranno anche "nonne" si incontreranno a leggere questo mio "Blog" mi ricorderanno , come anch'io mi sono ricordato di loro. sarei ben felice di incontrale di nuovo per raccontarci insieme quella avventura e salutarci con un grande abbraccio. Purtroppo io ricordo poco i nomi, se non di alcune come Antonia Barsocchi e sua sorella Loretta. Poi ricordo due cognomi che mi sembrano questi: Giorgi e Gargini. Un particolare lo ricordo bene, perché io sono dovuto ritornare a Lucca prima della fine della "Rout"per riportare a Lucca una ragazza che fu informata della morte del suo nonno. Così avendo la macchina disponibile presso in campeggio accompagnai questa ragazza a casa sua. Non so se avrete l'opportunità di incontrarmi un giorno voglio informarvi che sono tornato dalla Missione in Amazonia e ora abito presso la parrocchia di S. Stefano vicino a LuccaLascio anche il mio recapito  se qualcuno mi cercherà :
Don Luigi Paolinelli 328-7549681 

Pieve s: Stefano 13 Giugno 2012

i laghi "Gemelli"

Pizzo del"Diavolo"








Celebrazione della Messa
Salutando un "somarello" !!
Don Luigi in cammino….





Visita a una famiglia
il momento della preghiera..
Insieme ai rgazzi della montagna…



Pieve s. Stefano 13 Giugno2012














mercoledì 13 giugno 2012

PRIMO CAMPOSCUOLA - COLICO

                        VECCHI RICORDI!!!
Don Luigi con "Baden"
Don Vittorio Ghetti

Nei miei primi anni di sacerdozio ebbi l'occasione di conoscere gli "Scouts". Era nel lontano 1968. Mi trovavo in una piccola parrocchia sulle colline della Val di Lima: Lugliano di Bagni di Lucca, dove sono famose le sue Terme già conosciute dal secolo scorso. Qui venivano da molti paesi d'Europa per fare le cure termali. Io fui chiamato dai dirigenti della Associazione "Scouts" di Lucca, per accompagnare un reparto per il "Campo estivo". Questa esperienza mi suggerì di cominciare a fare qualche esperienza di questo tipo. Vidi nello "Scoutismo" un metodo educativo molto valido per aiutare i ragazzi crescere e imparare ad affrontare la vita con coraggio e ed entusiasmo, nel rispetto della natura e nella collaborazione e solidarietà con il prossimo. Per cominciare questa attività educativa, era necessario fare dei corsi per imparare a gestire questi ragazzi che avrei riunito per fare Scuotismo". Prima di tutto feci partecipare a un Campo estivo 3 giovani perché imparassero la disciplina e la tecnica degli "Scouts" per poi essere in grado di cominciare Nei mesi succesivi mandai una ragazza al campo scuola Spignana sulle montagna pistoiesi e il giovane alle Salaiole sulle colline di Fiesole- Firenze. Anch'io volli partecipare a un campo scuola per "Assistenti ecclesiastici" , per essere in grado di dare il mio contributo di educatore in questa esperienza che stavo cominciando con i miei ragazze e la mie ragazze. Mi informai e finalmente mi incamminai vero la località dove iniziava questo "Campo-scuola. Caricati tutti i miei bagagli nello zaino, con la mia "500"mi diressi verso "Colico". in provincia di Como. Era la prima volta che facevo un viaggio così lungo, mi sentivo un poco preoccupato, per la paura di non arrivare, perché non conoscevo la strada. Ma, come dice un proverbio popolare: "A suon di domande si va a Roma..!"Fu proprio così: domandai a molte persone la strada che dovevo e arrivai finalmente a Colico. Lì trovai già alcuni sacerdoti, che provenivano dalle varie regioni d'Italia, anche dalla Sicilia. Qui conobbi Il direttore del Campo-scuola Don Vittorio Ghetti: sacerdote della diocesi di Milano. Salutai lui e quei sacerdoti che erano arrivati prima di me. Di quel Campo-Scuola porto ancora con me un grato ricordo per tutto quello che ho appreso da quel sacerdote coraggioso e fedele, che mi ha guidato in quella prima esperienza "scout". Alcuni anni dopo avrei voluto incontrarlo. Avevo pensato di venire a Milano, perché avevo il sui indirizzo, ma le circostanze della vita e la mia economia non mi permisero di incontrarlo di nuovo. Però ho ricevuto per diversi anni la rivista"Servire" dove rimanevo sempre in contatto con lui e con quelli che hanno collaborato con lui. Con gli anni che passano ( sono 44 anni!! ) anch'io ho continuato la mia avventura della vita. Prima ho fatto l'esperienza di "camionista"per 10 anni, proprio nel tempo che accompagnavo gli "Scuots" e le "guide" della mia parrocchia insieme a Lucca 1 e Lucca 2. Cambiato di Parrocchia, cominciai a lavorare come "carpentiere in ferro". Non ancora contento di questo presi la strada della Missione e per 10 anni sono stato missionario nella diocesi di Rio Branco ( Acre - Brasile ). Ora sono ritornato a Lucca, nella mia diocesi, abito presso la "Parrocchia di S. Stefano", però accompagno 6 piccole parrocchie sulle montagne del Comune di Pescglia a 50 km. da Lucca. Se qualcuno leggendo questo "Blog" si ricorderà di me, soprattutto a quei sacerdoti che parteciparono al Campo-Sccuola a Colico nei giorni 21- 26 Agosto 1968, sarei molto felice di poterlo salutare in qualche maniera, anche per mezzo de e-mail. skype. Cellulare: 3287549681. Queste foto che vedrete sotto le ho scattate durante quel Campo-scuola e nella camminata verso la "Val Codera" dove ci fermammo due giorni, distribuendo doni e regali ai bimbi delle famiglie bisognose di quella valle. Riordinando le foto della mia vita passata, ho appreso dalle notizie di giornali che il nostro carissimo Mons. Vittorio Ghetti era deceduto alcuni anni fa' in un incidente stradale. Son triste per questo, ma Dio sa qual'è il nostro cammino della vita e il nostro traguardo è Cristo risorto. che ci accoglie come figli che ritornano al Padre.
Don Vittorio Ghetti 
con due vecchietti in Val Codera

Incontro di Don Vittorio Ghetti
 con i bambini della Val Codera
Un gruppo  di bambino
 che ci hanno accolto di Val Codera



Alcuni sacerdoti al Campo Assistenti scout a Colico




Una Bambina della Val Codera
 con un regalino ricevuto

Pieve S. Stefano 19 giugno 2012














martedì 31 gennaio 2012

RITORNO ALLA MISSIONE

Dopo un anno da quando sono ritornato a Lucca, lasciando la Missione di Rio Branco, dove avevo passato circa 9 anni della mia vita sono ritornato a visitare le Comunità e gli amici che
50° di sacerdozio in Bujari
non avevo mai dimenticato. Ho incontrato la possibilità di fare un viaggio molto conveniente: una promozione della Compagnia "ALITALIA" da Pisa a Rio Branco. Non avevo intenzione questo anno di fare questa visita, ma questa bella opportunità mi ha fatto decidere. Ho potuto approfittare di 16 giorni soltanto… Seppure brevemente, sono potuto arrivare a salutare quasi tutti: Comunità e amici. È stato un poco faticoso, sia per il tempo disponibile, che per il clima. Non ero più abituato a quel clima tropicale, che non l'ho mai sopportato.  Sono stato contenti di salutare  e riabbracciare
gli amici. Nel breve tempo della mia visita sono stato ospite della famiglia degli amici Nicola 


S. Messa Vila do Incra
e Nadir che era stata allietata dalla nascita della figlia Nellie Valentina. Qualche giorno sono stato ospitato anche dalla famiglia di Edney e Angelina, che già dall'anno scorso mi avevano preparato una camera per me. Per questo mi aspettavano. Anche Karis e Marcos António, dopo il viaggio in Italia dopo il matrimonio,  mi hanno invitato un giorno a pranzo, per ricambiare l'ospitalità che avevano ricevuto nel loro soggiorno in Italia. Prima di tutto sono rimasto molto emozionato per l'accoglienza  della parrocchia di Bujarì. 

Chiesa di Bujarì
Al mio arrivo avevano preparato alla domenica  la 
celebrazione della messa nella nuova chiesa parrocchiale, per ricordare il mio 50° anno di sacerdozio. È stato il momento più solenne e pieno di ricordi, ammirando la chiesa con le sue luci , la pittura e lo splendore del pavimento. In ogni istante della celebrazione pensai alla costruzione del centro parrocchiale,  e della bellissima chiesa che tutti ammirano. Ricordavo le persone anche sconosciute insieme 
alle Istituzione Cattoliche che ci hanno aiutati nella costruzione della chiesa Parrocchiale. Anch'io ho voluto 

contribuire, personalmente per mio conto, alla costruzione di questo centro parrocchiale che sempre avevo sognato. Questo grande incontro comunitario si è svolto con la celebrazione della Messa con la partecipazione di tutta la comunità parrocchiale, i "Ministri della Parola" e le Comunità della Zona rurale e della Foresta. Dopo la celebrazione hanno preparato in mio onore un bel "Churrasco" ( Carne alla brace, con manioca, riso e verdura), per tutti quelli che hanno partecipato alla festa.  Al pomeriggio, accompagnato da
Irmã Nair a Bujarì
Edney, sono andato a celebrare la Messa con la Comunità  "Vila do Incra". Irmã Eneide ( suora che guida la comunità), mi aveva invitato a celebrare la messa perché potessi incontrare e salutare la sua comunità parrocchiale, dopo un anno dal mio ritorno in Italia. In questo incontro ho provato tanta allegria ritrovare molti fratelli e sorelle, ma ho anche provato tanta tristezza per la mancanza del sacerdote che alla domenica celebrasse con la comunità l'eucaristia.  Nei giorni seguenti ho fatto una 
breve visita a tre famiglie in Placido de Castro, a cui sono sempre riconoscente perché vennero a visitarmi malato in ospedale. Sempre accompagnato 
Valmor e Don Luigi nella Colonia
Giovani di Bujari in Campeggio
dall'amico Edney, ho potuto in poco tempo fare queste visite che ho terminato con la partecipazione al "Mini Retiro" dei giovani della Parrocchia di Bujarì, presso la "Casa de Retiro" da me costruita per loro presso la famiglia degli amici Valmor e Hega nel Ramal "Samauma". Mi sono trattenuto quattro giorni con loro e ho partecipato all' incontro di questi giovani celebrando alla domenica la Messa con loro. Alla sera, di ritorno a Bujarì, mi aspettavano per salutarmi alla celebrazione della Messa domenicale. Ho avuto così l'occasione di salutare tutta la Comunità parrocchiale, prima di ritornare in Italia. Il tempo è stato poco, ma sono contento di aver fatto questa breve visita. Ora spero di poter tornare, seDio vorrà, il prossimo settembre 2012,  e poter avere più tempo per incontrare le comunità più lontane e gli amici che che non mi è stato possibili incontrare.
 "Che il Signore mi accompagni!!! 

venerdì 27 gennaio 2012

Don Luigi in video, in Acre.

Nel 2003 in Acre, Nicola Di Grazia realizzò questo video in cui parlo delle mie esperienze missionarie. Vi invito alla visione.


Missionari a Rio Branco, Acre from Nicola Di Grazia.