avercipato all'Incontro mondiale della gioventù a Colonia nell'Agosto del 2005, Edney Santiago Batalha ha portato con sé fino a Bujarì un vivo ricordo di tutto quello che ha conosciuto e le persone che ha incontrato. Tornando a casa egli con molta nostalgia per tutto quello che aveva lasciato durante quel mese di agosto, con una certa tristezza
riabbracciò la sua sposa Angelina con la figlia Júlia di appena 6 mesi. Avrebbe voluto condividere con lei quei bellissimi giorni trascorsi in in Italia e a Colonia (Germania), purtroppo solo lui ha potuto fare questo speciale viaggio. Finalmente stava per realizzare il suo sogno: Tornare in Italia con tutta la sua famiglia!!! Allora, preparato il viaggio, partì da Bujari per dirigersi verso l'aeroportodi Rio Branco. Si imbarcò per ritornare in Italia insieme con la sua famiglia.
Anche Don Luigi aveva deciso di ritornare in Italia definitivamente, dopo alcuni anni di vita missionaria.Si associò con Edney e arrivarono insieme in Italia per visitare luoghi e persone che aveva conosciuto durante il mese di Agosto del 2005, e riabbracciare le persone che lo avevano ospitato, per ringraziarle insieme alla sua sposa Angelina. Hanno cominciato per prima cosa con la visita alla"Torre" di Pisa, che aveva lasciato nel suo pensiero una immagine di fantascienza! Una
Torrependente così obliqua da sembrare cadere da un momento all'altro, ma no cade mai giù da diversisecoli!... Il bellissimo pratoverde che circonda la"Torre" con la Cattedrale, chiamata "Piazza dei miracoli",ha fatto da cornice per fare delle belle foto alla figlia Jùlia, mentre faceva delle belle capriole.Come seconda visita hanno fatto una lunga passeggiata sulle mura della città di Lucca, in mezzo agli alberi di tiglio che mostravano dei bellissimi colori variopinti dell'autunno
. Con la visita alla cattedrale di S. Martino e la chiesa di S. Michele Arcangelo hanno concluso la breve visita della città di Lucca. Dopo alcuni giorni, Don Luigi ha accompagnato questi visitatori al mare! Molto atteso questo momento perchémai avevano visto il mare.Hanno trascorso un giorno intero sulla spiaggia presso Torre del Lago. Appena è apparso il mare, Angelina e Jùlia, molto emozionate hanno ammirato quelle onde spumeggianti che si rincorrevano l'una
dietro all'altra, fino alla spiaggia asciutta davanti ai loro piedi. Subito, anche se il clima freddo di ottobre non permetteva di fare un bagno, per ricevere così il battesimo del mare, si sono toltele scarpe e le calze. Così, con i pantaloni al di sopra dei ginocchi, hanno cominciato a giocare con le onde che arrivavano sulla spiaggia immergendosi nelle acque del mare senza sentire il freddo che stava gelando i loro piedi. Hanno anche approfittato di fare una visita al parroco, Don Graziano, già missionario a Rio Branco negli anni passati, prima dell'anno 2000, il quale li ha invitato tutti a pranzo
. Nel pomeriggio hanno fatto una lunga passeggiata sulla spiaggia, per contemplare il colore del sole che tramontava immergendosi nelle acque rosse del mare. Non è stato difficile passare dal mare alle montagne, sempre vicino a Lucca. Sono ritornati dal mare a casa di Mario e Oliva, ospiti durante questa permanenza in Italia. Quindi senza perdere tempo, al risvegli del mattino seguente illuminato di uno splendido sole, sempre accompagnati da Don Luigi, hanno preso la strada della montagna. Piano piano percorrendo una strada
tortuosa sono arrivati al monte di "Matanna". Era un luogo che Edney desiderava farlo conoscere alla sua sposa Angelina. Come sempre, tutti sanno che, per ammirare le montagne, bisogna conquistarle. Allora sono partiti piano piano a piedi su per i sentieri di terra e pietre, per arrivare in cima, dove si poteva ammirare dall'alto le valli sottostanti, che si perdono al nostro sguardo, confondendosi con l'azzurro del cielo e con la nebbia del mare della Versilia.
LUCCA 31 / 12 / 2010















È sempre una bellissima occasione, incontrare persone che già hanno conosciuto
impedito al costruttore di portarlo a termine conforme al progetto dell'architetto, modificandone il disegno.Dopo un'ora siamo arrivati. Nel mezzo del silenzio della natura e nella contemplazione della montagna e della valle sottostante dove si può ammirare la città di Viareggio con tutta la riviera del mare della Versilia. Aline ha provato l'emozione nell'ammirare, dall'alto a una altezza di 1.300, la valle sottostante e il vuoto che appariva sotto i piedi, mentre si arrampicava sulla la roccia del monte. Facemmo la seconda visita turistica alla "Torre pendente" che si trova nella città di Pisa. Era una giornata splendida di sole, con molti turisti che già erano arrivati da ogni parte del mondo, per ammirare questa torre.. "che pende ... e che pende, e mai va giù". Non è mancata anche la visita alla città diLucca, facendo anche una bella passeggiata sulle Mura medievali, per ammirare la città. Proprio a Lucca, nel prato dietro la cattedrale di S. Martino, ci fu una festa con il titolo
"La Mongolfiera" in cui si invitavano tutti i gruppi di extra comunitaripresenti a Lucca ad un incontro di fraternità e solidarietà, dove alcuni hanno approfittatodi vendere alcuni oggetti, prodotti dall'artigianato locale. La visita alla famiglia di Piero Bianchi, che sta accompagnando un figlio in coma da 8 anni, era un dovere di carità e buon esempio.
Così la sorpresa di Piero alla vista di Aline, non ha saputo cosa dire , perché era molto emozionato e commosso.Gli ricordò quel lontano anno 1996, quando visitòla famiglia di Aline con papà Valmor e la mamma Elga. La incontrò quasi bambina all'età di 8 anni. per questo che non riusciva a riconoscerla, continuando ad ammirarla per essere completamente cambiata la sua fisionomia da non poterla più riconoscere.
Durante i giorni trascorsi a Castagnori, presso la casa di Mario e Oliva Paolinelli ha potuto gustare il dolce sapore delle ciliege,cogliendole e mangiandole direttamente sulla pianta! Durante una visita a Lucca abbiamo avuto anche l'opportunità di visitare Papà Sergio e la Mamma Nicolette, genitori di Nicola: che abita a Bujari,
un piccolo Comunedell'Acre, con sua moglie Nadir Silva. Abbiamo portato loro i saluti di Nicola e Nadir, che sono stati molto felici di invitarci anche a pranzo.Infine nella scorsa settimana abbiamo fatto una visita a Moratti Pietro In provincia di Udine, insieme all'amico Piero Bianchi. Era un dovere di riconoscenza fare questa visita, perché questa famiglia ha sempre mi ha ospitato molte volte insieme agli
amici brasiliani accompagnandoci, a fare escursioni sulle montagne delle Alpi per farci ammirare la bellezza delle montagne salendo e discendendo
con le funivie e seggiovie. La generosità della loro ospitalità mai la potrò dimenticare, perché sempre ci è stata offerta con allegria e grande simpatia.Prima di arrivare a Udine bisognava visitare Venezia. Sosta obbligatoria per ogni turista che passa per quelle strada!! Ecco che arrivati con il treno a Venezia, abbiamo preso il vaporetto perarrivare a "Piazza San Marco. questa è un tappa obbligatoria per ammirar e vistare la cattedrale e il palazzo de Doge, che era il capo politico della città. Poi il fenomeno de "piccioni" è una attrazione turistica mondiale che tutti i turisti
vengono a Venezia per fare una fotografia in mezzo ai piccioni che beccano il granturco appollaiati sui bracci e le spalle dellepersone senza timore di nulla, A volte certi turisti sonocoperti da diversi piccioni che brigano uno con l'altro per beccare il granturco che ognuno offre loro. Anche Aline, arrivata nella piazza
ha cominciato a governare i piccioni che si sono precipitati, quali sui bracci, quali sulle spalle e anche sulla testa, pur di avere la possibilità di beccare qualche chicco di granturco Questo viaggio a Udine si è concluso con la visita un Santuario della Madonna a 2000 metri di altezza inima ad una montagna in mezzo alle Alpi. Questo luogo ci ha trasportati in un clima di spiritualità e di meditazione. Il luogo di devozione e di riflessione ci investi per tutto il tempo che siamo rimasti in cima a quel monte. Quando già l'ora era tarda e la fame si faceva sentire, con la funivia siamo ritornati a valle, per cercare un ristorante e rifocillarci con un buon pranzo. Con un poco di nostalgia delle montagne siamo ritornati a casa.








